2. ATTUALE ARTICOLAZIONE DEL MINISTERO DELL'AMBIENTE Alla Legge istitutiva 349 del 1986 del Ministero dell'Ambiente hanno fatto seguito: - la Legge 59 del 3 marzo 1987, contenente le "disposizioni transitorie ed urgenti per il funzionamento del Ministero"; - il DPR 306 del 19 giugno 1987, che ne regolamenta l'organizzazione. La struttura organizzativa definita nel suddetto DPR 306/87 prevede la suddivisione del Ministero in sei Servizi, articolati in divisioni: - Servizio prevenzione degli inquinamenti e risanamento ambientale; - Servizio conservazione natura; - Servizio valutazione impatto ambientale, informazioni ai cittadini e per la relazione sullo stato dell'ambiente; - Servizio geologico; - Servizio di collaborazione al funzionamento degli organi di alta consulenza del Ministero e per l'organizzazione ed il coordinamento dei loro uffici ausiliari; - Servizio affari generali e del personale. Come definito negli art. 11 e 12 della Legge 349/86 sono costituiti presso il Ministero dell'Ambiente due organi permanenti di alta consulenza: - il Consiglio nazionale per l'ambiente; - il Comitato scientifico. Comitati tecnico-scientifici su specifici settori di intervento possono inoltre essere costituiti dal Ministero, come previsto dall'art. 11 della Legge 349/86. Il Ministero dell'Ambiente è membro del CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica), del CIPI (Comitato Interministeriale per il coordinamento della Politica Industriale), del CIPAA (Comitato Interministeriale per la Politica Agricola Alimentare) e del CIPET (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica nel Trasporto). La struttura definita dal DPR 306/87 è stata in seguito modificata con: - il trasferimento del Servizio Geologico alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, regolamentato dal DPR 85 del 24 gennaio 1991 concernente la riorganizzazione ed il potenziamento dei Servizi tecnici Nazionali; - la riorganizzazione del Servizio Prevenzione Inquinamenti e Risanamento Ambientale, regolamentato dalla Legge 368 del 4 dicembre 1990 con la suddivisione in due servizi distinti: . Servizio tutela acque, disciplina rifiuti risanamento del suolo e inquinamento di natura fisica (Servizio ARS); . Servizio tutela inquinamento atmosferico, acustico e industrie a rischio (Servizio IAR). L'articolazione attuale del Ministero dell'Ambiente risulta quindi quella riportata in fig. I.1.2. L'art. 2 del DPR 306/87 stabilisce inoltre che il Ministero dell'Ambiente può avvalersi, per l'esercizio delle sue funzioni, di strutture esterne quali: - Servizi tecnici dello Stato; - Servizi tecnici delle USL; - Collaborazione degli istituti superiori; - Collaborazione degli organi di consulenza tecnico-scientifica dello Stato; - Collaborazione degli enti pubblici specializzati operanti a livello nazionale; - Collaborazione degli istituti e dipartimenti universitari. Può inoltre avvalersi per la vigilanza, la prevenzione e la repressione delle violazioni operative citate nell'art. 3 DPR 306/87 di: - N.O.E.; - Corpo forestale dello Stato; - Corpo guardia di finanza; - Forze di polizia; - Capitaneria di porto. Fig. I.1.2
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