1.1 Organizzazione del documento Il presente documento ha per oggetto i risultati della analisi finalizzata alla elaborazione di uno schema concettuale delle banche dati ambientali del SINA L'analisi è stata sviluppata partendo da una suddivisione del dominio ambientale in grandi comparti e procedendo attraverso l'individuazione delle banche dati elementari afferenti ai comparti stessi. Ciascuna delle banche dati suddette è stata decomposta in elementi concettualmente separabili, sui quali è stata poi condotta una analisi di dettaglio. Dal punto di vista metodologico, la disaggregazione delle singole banche dati elementari è stata operata individuando porzioni ben delimitate del campo di analisi rappresentato da ciascuna di esse. Queste porzioni vengono definite "viste locali" e devono possedere i seguenti requisiti: - ciascuna vista locale deve essere autonoma ed isolata dal resto del campo di analisi; - ciascuna vista locale deve essere omogenea e fortemente correlata al suo interno; - deve contenere tutte le entità concettuali e tutte le relazioni della porzione del campo di analisi che rappresenta. Gli schemi concettuali elaborati per le "viste locali" vengono successivamente aggregati per ottenere uno schema concettuale completo e coerente di ciascuna banca dati. Per ciascun comparto sono presenti uno o più capitoli che riportano appunto i risultati della analisi di dettaglio; a conclusione di ogni argomento è presente un capitolo in cui viene riportata una proposta di aggregazione minima di dati da mettere a disposizione a livello centrale, oltre a uno schema di integrazione tra le banche degli argomenti esaminati. Tale operazione consiste nell'individuazione di categorie omogenee di dati e nel loro raggruppamento per ottenere uno schema completo ma non ridondante di ciascun comparto. È inoltre presente un capitolo che riporta l'integrazione tra le varie banche dati esaminate. Tale rappresentazione mette in evidenza come le entità analizzate possano confluire in database fisici e le correlazioni che tra loro intercorrono. L'iter seguito non è consistito nella semplice associazione delle banche dati appartenenti ai differenti comparti ambientali, ma ha sviluppato un disegno integrato dell'informazione ambientale globale Questo non significa che sia immediatamente possibile nella fase attuale, rendere operativo tutto l'insieme della banca dati del SINA così definita; probabilmente, infatti, nella fase di realizzazione effettiva della banca dati potranno essere individuate, in via preliminare, una serie di banche dati tematiche ritenute prioritarie o di maggiore fattibilità nel breve periodo. Si ritiene, comunque, che non debba essere perso di vista il significato del disegno di un sistema complesso e articolato di informazioni, che acquistano senso e valore reale soprattutto in presenza di una profonda integrazione. A conclusione del documento sono riportati i capitoli contenenti: - alcune considerazioni generali sui criteri di storicizzazione dei dati relativi a fenomeni per i quali sia rilevante una analisi di evoluzione temporale; - alcune indicazioni sui requisiti generali dei supporti fisici e del software per la memorizzazione, la movimentazione, la protezione e la sicurezza dei dati. Rispetto alla versione draft del presente documento, pur mantenendo il raggruppamento in comparti ai fini della trattazione di aggregazioni e integrazione, si è dedicato un capitolo a ogni argomento rilevante all'interno di ciascun comparto. La trattazione di banche dati è dunque suddivisa in capitoli non gerarchicamente dipendenti dai comparti individuati. Per ciascuno degli argomenti appartenenti ai vari comparti (acqua, aria, rifiuti) sono state individuate le banche dati rilevanti. Per ciascuna delle banche dati individuate è riportata una partizione del campo di analisi in "viste locali" logicamente indipendenti; l'analisi approfondita di ciascuna "vista locale" dà luogo ad uno schema concettuale di dettaglio. Segue, per ciascuna banca dati, lo schema concettuale globale, ottenuto mediante processo di integrazione degli schemi concettuali relativi alle "viste locali". Questo schema è accompagnato dal glossario delle entità e relazioni unitamente all'elenco dei principali attributi, proposti in forma tabellare. Le regole generali di sintassi degli schemi concettuali sono raccolte in appendice A, mentre i criteri di traduzione dello schema concettuale in tabelle sono riportati in appendice B. Per ciò che riguarda le banche dati ambientali si illustrano nel seguito alcune considerazioni. Acqua La conoscenza dello stato delle risorse idriche, la definizione degli interventi di risanamento, la gestione ed il corretto uso della risorsa disponibile sono tra gli elementi fondamentali per una corretta programmazione finalizzata alla tutela ed al ripristino ambientale. La predisposizione al Piano Generale di Risanamento delle Acque, previsto dalla Legge 319/76, come strumento di pianificazione e controllo della corretta gestione della risorsa idrica, necessita di un substrato conoscitivo circa la realtà dei sistemi idrici esistenti e dei potenziali fattori di inquinamento di questi. I dati di qualità delle acque e delle fonti di inquinamento, determinanti per la formulazione del Piano di Risanamento, provengono sia da campagne d'indagine organizzate quali il "Censimento (quali-quantitativo) dei Corpi Idrici" ed il "Catasto degli Scarichi" previsti dalla Legge 319/76, sia dalla revisione dei piani regionali di risanamento, sia da progetti, studi e certificazioni di vario genere pervenuti alle amministrazioni locali e centrali. A questi dati vanno correlati quelli relativi alle infrastrutture (fognature, acquedotti, depuratori....) ed ai fattori di pressione (insediamenti civili, produttivi....), così da avere un quadro completo della situazione della risorsa idrica , che guidi la pianificazione di corrette azioni di salvaguardia e ripristino. A fronte di tali considerazioni, per l'analisi delle banche dati relative al comparto delle acque, sono stati esaminati i catasti provinciali ed i censimenti regionali (ove disponibili), delle infrastrutture, degli scarichi e dei corpi idrici, al fine di integrare e sistematizzare tutti i dati ivi trattati. Si è pertanto giunti, attraverso l'analisi specifica dei vari argomenti a formulare uno schema concettuale integrato della banca del Comparto Acque, che rappresenta la base del sistema informativo del catasto acque finalizzato alla costruzione e gestione dei piani di risanamento e tutela. Il Comparto Acque è stato suddiviso in tre sottoinsiemi, analizzati e descritti nei paragrafi seguenti, che descrivono rispettivamente lo stato della risorsa idrica (censimento corpi idrici e monitoraggio di qualità), i rilasci che vengono effettuati nelle acque, in quanto principali fonti di inquinamento di queste (catasto scarichi ed infrastrutture per acque reflue) e gli attingimenti che provocano modificazioni al regime delle acque (catasto pozzi, prese ed infrastrutture per l'approvvigionamento idrico). Aria Approfondendo ulteriormente l'analisi del comparto aria già sviluppata nella versione draft, si è provveduto ad una sua risistematizzazione ripartendo in modo diverso gli elementi individuati, ed integrandoli con altri laddove giudicato opportuno. In primo luogo si è scorporata dal settore aria la banca dati dei rapporti di sicurezza per le industrie a rischio di incidente rilevante, in quanto argomento pertinente a più comparti ambientali diversi (suolo, acqua, etc.). Quindi l'attenzione si è soffermata sull'inquinamento atmosferico ed acustico, esaminando distintamente per il primo l'inventario delle fonti di emissione e la qualità dell'aria, e per il secondo la qualità acustica. Rispetto alla versione draft, la differenza più consistente concerne il peso che si è voluto dare al discorso circa la qualità dell'aria scorporandola dall'inventario delle fonti di emissione ove prima era inserita e dotandola di una propria valenza al fine di sottolinearne l'importanza. Rifiuti Per ciò che riguarda il settore dei rifiuti, in questa versione del documento si è privilegiato, ai fini di un approfondimento di analisi, la parte relativa al catasto dei rifiuti, essendo questo argomento ampiamente dibattuto in sede normativa e perciò ritenuto prioritario. La legislazione vigente, infatti, stabilisce modalità di rilevazione, contenuti e codifica per il catasto regionale dei rifiuti, oggetto delle banche dati di dettaglio. Limitatamente a questo argomento, inoltre, sono definiti dalla normativa anche i livelli minimi di aggregazione e il flusso di informazioni dalla periferia al centro. I dati corrispondenti costituiscono e possono rappresentare il contenuto informativo che dovrà essere messo a disposizione presso il livello centrale.
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