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Terminologia dell'ambiente

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  • SINA - MODULO CENTRALE: BANCHE DATI DEL SINA
      • 1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO
        • 1.2 Le elaborazioni aggregate dei dati di dettaglio delle banche dati del SINA, le statistiche ambientali e gli indicatori di qualità ambientale
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1.2 Le elaborazioni aggregate dei dati di dettaglio delle banche dati del SINA, le statistiche ambientali e gli indicatori di qualità ambientale
I dati di dettaglio contenuti nelle banche dati relative ai differenti comparti ambientali sono ad un livello di articolazione e disaggregazione adeguato a specifiche esigenze di indagine puntuale.
Questo livello di informazione, sebbene particolarmente significativo per lo svolgimento di specifici compiti e di occasionali necessità di conoscenza "telescopica", può risultare invece insoddisfacente in relazione ad esigenze di valutazioni sintetiche finalizzate a processi di decisione, di indirizzo o più semplicemente di divulgazione delle informazioni sullo stato dell'ambiente.
In particolare, i dati relativi ai fenomeni ambientali presentano caratteristici problemi di leggibilità, confrontabilità e significatività e, fuori da un contesto specialistico, potrebbero facilmente prestarsi ad interpretazioni soggettive o dare origine a fraintendimenti.
I dati sull'ambiente, quindi, devono essere forniti garantendone una completa fruibilità, legandoli al loro significato reale, utilizzando tutte le cautele e le precauzioni nella loro restituzione, fornendo cioè tutte le indicazioni necessarie in relazione alla loro formazione, alla loro completezza, ai loro vincoli di indissolubilità logica con altri dati, senza tener conto dei quali il loro significato non può essere compreso.
Questo significa che, nella valutazione della "qualità dell'ambiente", la semplice consultazione di dati di dettaglio o di singoli parametri non può essere utile se non agli specialisti.
Si tratta, allora, di avviare una riflessione sul processo di elaborazione delle informazioni di dettaglio per generare informazioni aggregate e sintetiche sui fenomeni ambientali e su alcune delle variabili rilevanti di contorno (dati socioeconomici).
Tipicamente, le statistiche ambientali riguardano non soltanto l'ambiente in senso stretto (aria, acqua, suolo, biosfera) ma anche le attività umane che lo influenzano o che da esso sono influenzate.
La produzione di dati di sintesi può avvenire, ad un primo livello di complessità, attraverso aggregazioni spaziali di dati o anche semplicemente per selezione di un sottoinsieme di informazioni ritenute più significative o comunque prioritarie.
Un secondo livello di sintesi, più complesso, può consistere nell'individuazione di specifici indicatori ambientali, in grado di rappresentare e riassumere in modo significativo un insieme articolato e dettagliato di informazioni.
Il processo per la individuazione di indicatori di qualità ambientali è naturalmente un aspetto molto delicato della questione dell'informazione ambientale e deve possedere requisiti che sono stati già accennati nel precedente documento "Modello dell'ambiente".
In particolare, i diversi approcci per la definizione di un qualunque indicatore di qualità ambientale si differenziano in relazione:
- alle differenti definizioni di qualità dell'ambiente (ambiente in senso strettamente fisico, ambiente in senso umano, ambiente in senso socioeconomico, ecc.);
- al numero e al tipo di variabili qualitative e quantitative prese in considerazione;
- al ruolo di fattori soggettivi;
- al tipo di aggregazione che viene adottata per la costruzione di indicatori sintetici;
- al punto di vista della valutazione (maggiore attenzione al valore delle risorse o piuttosto maggiore attenzione al valore del prodotto originato dallo sfruttamento delle risorse stesse);
- ai criteri di riferimento per la valutazione (standard normativi, standard scientifici, scostamenti dai valori medi, giudizi da parte di esperti).
In generale si può affermare che non esiste un approccio corretto in assoluto. Possono comunque essere individuati alcuni criteri essenziali.
Per la scelta degli indicatori l'elemento fondamentale risulta essere, naturalmente, la qualità dei dati e delle informazioni di base disponibili, che condiziona la validità, l'affidabilità e la stabilità degli indicatori stessi.
Tra i criteri che dovrebbero governare la scelta degli indicatori sono:
- la rappresentatività, che consiste nella capacità dell'indicatore di rappresentare sinteticamente un insieme di elementi rilevanti;
- la disaggregabilità, che consente, eventualmente, livelli successivi di approfondimento;
- la comparabilità, che consiste nella possibilità di usare un indicatore per confronti spaziali e temporali.
Allo stesso modo, il processo di aggregazione degli indicatori che porta alla costruzione di un indice di qualità ambientale di livello superiore deve rispettare dei criteri generali di fondatezza teorica, economicità (in termini di informazioni disponibili, tempi e costi necessari), flessibilità (possibilità di essere utilizzato in diversi contesti), completezza e replicabilità (in senso temporale).
Naturalmente l'algoritmo di aggregazione, che deve assegnare a ciascuno degli indicatori dei pesi che rappresentano la rispettiva importanza relativa, è assolutamente trasparente per il fruitore finale dell'informazione.
Il processo di assegnazione dei pesi relativi agli indicatori e lo stesso processo di individuazione degli indicatori rilevanti è evidentemente un processo che coinvolge esperti e ricercatori del settore.
Tra gli indicatori di qualità noti in letteratura possono essere citati:
- indicatori ambientali, espressioni sintetiche di aspetti complessi dello stato di qualità ambientale, delle risorse naturali e delle correlate attività antropiche;
- indicatori di salute degli ecosistemi, distinti in indicatori di conformità (scelti per valutare il perseguimento ed il mantenimento degli obiettivi di qualità ambientale dell'ecosistema), indicatori diagnostici (costituiti da parametri e processi che forniscono chiarimenti sulle cause di mancata conformità), indicatori di preallarme (costituiti da parametri e da misure che rispondono rapidamente all'insorgere di condizioni di "stress" ed anticipano cambiamenti d'interesse sociale);
- indicatori di efficienza ambientale, intesa come minimizzazione del danno ambientale potenziale delle attività economiche;
- indicatori di prestazione ambientale, che misurano il conseguimento degli obiettivi della politica ambientale e la valutazione delle azioni di governo dell'ambiente, in termini di "risposta" dell'ambiente;
- indicatori di sostenibilità ambientale, che misurano la domanda sociale di risorse ambientali ed i servizi forniti dalle risorse ambientali stesse e possono fornire informazioni sulla sostenibilità ambientale di un percorso di sviluppo economico;
- indicatori di consistenza delle risorse naturali, che misurano lo stock ed i flussi delle risorse naturali, con particolare riguardo a quelle rinnovabili;
- indicatori integrati settoriali, che sono mirati all'integrazione degli aspetti ambientali nella politiche di settori di attività quali l'energia, l'agricoltura, il trasporto, l'industria; dimostrano l'efficienza ambientale ed i legami tra politiche e tendenze economiche in settori chiave per l'ambiente.
Da quanto affermato finora, la definizione di un sistema di indicatori ambientali è un problema aperto che richiede attività di ricerca e sperimentazione per le quali non è possibile prevedere con precisione esiti e tempi.
Di conseguenza, allo stato attuale, si può ragionevolmente prevedere esclusivamente di sviluppare la collaborazione con le strutture scientifiche attive su tale tema di ricerca, tentando di individuare perlomeno le linee guida di questo percorso.
Nell'immediato risulta di conseguenza utile attestarsi sul primo livello di sintesi dell'informazione ambientale, quello costituito appunto da un processo di aggregazione spaziale, su scala via via crescente, delle informazioni dettagliate e di selezione delle informazioni più significative.
Questo è lo spirito con cui, in corrispondenza di ciascun comparto, sono state individuate alcune elaborazioni aggregate che siano in grado di soddisfare una esigenza di rappresentazione sintetica dei fenomeni ambientali a partire dai dati di dettaglio accumulati nelle banche dati elementari.
Queste elaborazioni consentono, ad esempio, di riprodurre i contenuti informativi tipici di un documento quale la Relazione sullo stato dell'ambiente del Ministero dell'ambiente o di altre pubblicazioni divulgative sullo stato dell'ambiente quali le Statistiche ambientali dell'ISTAT e possono, in alcuni casi, rappresentare un adeguato livello di risposta alle rilevazioni operate da organismi internazionali (OCSE, EUROSTAT, ONU).
La caratteristica comune e particolarmente significativa delle elaborazioni aggregate proposte è costituita dal fatto che esse sono assolutamente generabili a partire dalla struttura concettuale e dai contenuti specifici delle banche dati elementari progettate ed esposte in questo documento.
Il valore indiretto di queste elaborazioni, che emerge in prospettiva, è quello di testimoniare, implicitamente, in modo estremamente efficace ed immediato il grado di sviluppo della conoscenza sui singoli aspetti ambientali.




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