4. ATTINGIMENTI DAI CORPI IDRICI - Catasto opere di captazione ed infrastrutture per approvvigionamento idrico
Il catasto delle opere di captazione L'approvvigionamento idrico per uso potabile, per consumo umano, e per esigenze di produzione industriale ed agricola, viene effettuato attingendo acqua dai corpi idrici superficiali e dalle sorgenti tramite prese e derivazioni, e attingendo acqua dalle falde acquifere sotterranee tramite i pozzi. La pianificazione dell'approvvigionamento idropotabile, oggetto di normativa specifica, prevede che debbano essere rilevate e sistematizzate le informazioni relative alle fonti di approvvigionamento sia superficiale che sotterranee. A tale proposito, è da sottolineare il fatto che, i dati relativi al catasto delle sorgenti sono già stati esaminati nel capitolo relativo ai corpi idrici (censimento e qualità), in quanto queste sono corpi idrici a tutti gli effetti, seppure di natura intermedia tra le acque superficiali e sotterranee; il catasto delle sorgenti è comunque, unitamente a quello dei pozzi, uno strumento necessario per censire le attuali e possibili fonti di approvvigionamento idrico da falde sotterranee. La Delibera del Comitato dei ministri per la tutela delle acque dall'inquinamento del 4 febbraio 1977, ha stabilito alcune norme anche relativamente alle opere di captazione delle sorgenti, delle falde sotterranee e delle acque superficiali (corsi d'acqua e laghi). In particolare ha indicato la necessità di proteggere le zone di captazione e le fonti di attingimento da fattori provocanti inquinamento, quando la risorsa idrica captata sia destinata al consumo umano potabile. I provvedimenti destinati alla protezione della risorsa idrica debbono riguardare la limitazione di insediamenti ed attività nelle zone individuate, eventuali interventi sugli scarichi presenti e controllo sugli attingimenti effettuati. La delibera suddetta prevede norme di localizzazione delle opere di presa e stabilisce l'effettuazione di controlli qualitativi periodici delle acque captate. I dati relativi ai catasti delle opere di captazione , che debbono provenire dai vari enti locali (regioni, province.....), per essere poi, a livello centrale, rilevati e sistematizzati, sono stati analizzati suddividendoli concettualmente in due parti: quelli relativi alle caratteristiche generali ed amministrative degli attingimenti da falde sotterranee (catasto pozzi) e quelli riguardanti le caratteristiche generali ed amministrative delle prese da corpi idrici superficiali (catasto prese e derivazioni). Il risultato di tale analisi è riportato nei paragrafi seguenti, schematizzato e descritto con la tecnica E.R.A. (descritta nell'Appendice A). Sono stati realizzati due schemi concettuali globali relativi alle due parti suddette; questi schemi sono accompagnati dalla spiegazione di dettaglio dei vari oggetti rappresentati, costituita dall'elenco degli attributi principali di ogni entità, dall'individuazione degli attributi chiave e dal glossario relativo.
Le infrastrutture per l'approvvigionamento idrico Con infrastrutture per l'approvvigionamento idrico si intendono gli impianti di trattamento, trasporto e distribuzione all'utenza delle acque destinate al consumo umano, all'approvvigionamento idrico industriale e all'uso agricolo. Gli impianti di trattamento sono strutture nelle quali le acque vengono sottoposte a processi di depurazione e disinfezione per raggiungere i livelli di atossicità necessaria per il consumo e per gli usi per le quali sono destinate. I dati relativi agli impianti di trattamento qui analizzati sono quelli provenienti dai catasti regionali dei potabilizzatori. Le infrastrutture destinate al trasporto ed alla distribuzione dell'acqua sono costituite dall'insieme di serbatoi e reti acquedottistiche che permettono il convogliamento delle acque dagli impianti di attingimento dai corpi idrici verso impianti di potabilizzazione e gli utenti finali. I dati analizzati per il trasporto e la distribuzione della risorsa idrica sono quelli provenienti dai catasti regionali degli acquedotti. Le informazioni contenute nel catasto degli acquedotti sono state analizzate suddividendole concettualmente in sotto-viste relative alle caratteristiche generali ed amministrative del servizio acquedottistico. Il risultato di tale analisi è riportato nei paragrafi seguenti, schematizzato e descritto con la tecnica E.R.A.(descritta nell'Appendice A) Sono stati realizzati due schemi concettuali globali relativi ai due catasti suddetti. In particolare, il catasto degli acquedotti è preceduto da schemi di dettaglio (viste locali) che corrispondono ognuno ad una porzione ben determinata della realtà globale. Ogni vista locale, caratterizzata dall'essere autonoma, omogenea e fortemente correlata al suo interno e dal contenere tutti gli oggetti, e le relazioni fra questi, della porzione di realtà che rappresenta, è descritta con un diagramma E.R.A., preceduto da una premessa esplicativa. Le varie viste locali, integrate tra loro, danno luogo poi allo "schema concettuale globale". Questo è accompagnato dalla spiegazione di dettaglio dei vari oggetti rappresentati, costituita dall'elenco degli attributi principali di ogni entità, dall'individuazione degli attributi chiave e dal glossario relativo.
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