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Terminologia dell'ambiente

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  • SINA - MODULO CENTRALE: BANCHE DATI DEL SINA
      • 2. CORPI IDRICI SUPERFICIALI E SOTTERRANEI: CENSIMENTO E QUALITÀ
        • 2.1 Caratteristiche generali ed utilizzi dei corpi idrici
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2.1 Caratteristiche generali ed utilizzi dei corpi idrici
Con "caratteristiche generali" dei corpi idrici si intende la parte di informazioni, contenute nei censimenti regionali e nel catasto delle sorgenti, relative alla localizzazione territoriale del corpo idrico, ai possibili collegamenti di questo con altri elementi geografico-territoriali o amministrativi, ai dati idrologici specifici del corpo idrico ed agli utilizzi che caratterizzano la particolare risorsa idrica.
L'analisi dati relativa, è stata effettuata suddividendo il contesto generale in sei viste locali, corrispondenti alla classificazione dei corpi idrici riportata nella figura del paragrafo precedente.
Sono state pertanto descritte separatamente, e poi integrate, le caratteristiche generali di:
a) laghi naturali, stagni e serbatoi;
b) corsi d'acqua naturali e canali;
c) acque costiere e marine;
d) acque di transizione;
e) sorgenti;
f) acque sotterranee.


2.1.1 Censimento dei corpi idrici - viste locali
a) laghi naturali, stagni e serbatoi
I laghi naturali si possono definire come raccolta di acqua stagnante non temporanea situata in profonde depressioni del suolo senza una diretta comunicazione con il mare.
Gli stagni sono invece situati in depressioni del suolo poco profonde, completamente penetrate dalla luce.
I serbatoi sono laghi creati artificialmente con la realizzazione di sbarramenti e con invasamento delle acque correnti.
I laghi sono caratterizzati da processi periodici di circolazione (primaverile e autunnale) e stagnazione (estiva e invernale) e possono essere classificati in quattro grandi tipologie:
- oligotrofici (acque chiare, povere di nutrienti e con una bassa presenza di plancton);
- mesotrofici (acque con presenza di nutrienti media e poca presenza di plancton);
- eutrofici (acque ricche di nutrienti e con una alta presenza di plancton);
- politrofici (acque con forte presenza di nutrienti e sviluppo massivo di plancton).
Caratteristiche territoriali.
Dal punto di vista geografico si può sottolineare il fatto che un lago, uno stagno od un serbatoio ricade in un bacino (o sottobacino) idrografico, può essere alimentato da corsi d'acqua (immissari), da sorgenti sotterranee o da acque meteoriche, e può a sua volta alimentare corsi d'acqua (emissari).
Dal punto di vista amministrativo un lago, uno stagno od un serbatoio è situato sul territorio appartenente ad uno o più comuni ed è logicamente collegato alla/e regione/i in cui ricade il suo bacino imbrifero.
Utilizzi
I laghi, gli stagni ed i serbatoi possono essere utilizzati come risorsa idrica per molteplici scopi, tra questi è importante ricordare:
- uso agricolo (irrigazione, abbeveramento);
- uso ricreativo (pesca sportiva, balneazione);
- approvvigionamento idrico potabile;
- approvvigionamento idrico industriale;
- produzione di energia elettrica
- navigazione.
Caratteristiche idrologiche.
I principali dati riguardanti le caratteristiche idrologiche dei laghi, di interesse per gli studi di carattere ambientale e considerati, quindi, "attributi" da rilevare nei censimenti per aggiornare le banche dati dei corpi idrici, sono:
- la superficie del lago e del suo bacino imbrifero (kmq)
- la profondità ed il perimetro del lago (m e/o Km)
- la quota a pelo liquido e la quota media (m s.l.m.)
- la portata media annua dell'emissario a valle (mc/s)
- il volume (milioni di mc)
La rappresentazione concettuale delle suddette caratteristiche idrologico-territoriali dei laghi, degli stagni e dei serbatoi è riportata, nello schema seguente, con la rappresentazione E.R.A. (descritta in appendice A).
Il glossario degli oggetti riportati nel diagramma (entità e relazioni) ed il dettaglio degli attributi di ogni oggetto sono allegati allo schema globale del censimento dei corpi idrici (caratteristiche generali) ottenuto come integrazione di tutte le viste locali e riportato nel paragrafo 2.1.2.

b) corsi d'acqua naturali e canali
I corsi d'acqua superficiali correnti o fluenti sono corpi idrici originati sia dal deflusso delle acque meteoriche sia dal deflusso delle acque sotterranee attraverso le sorgenti e le risorgive.
I corsi d'acqua possono essere naturali od artificiali: i primi si suddividono in torrenti e fiumi in funzione del regime idrologico e delle caratteristiche generali.
Con torrente si definisce un corso d'acqua con alta variabilità di portata (in periodi di magra la portata è piccola o nulla, in periodi di piena la portata è elevata) ed alta velocità di corrente (per la pendenza accentuata del terreno).
Con fiume si definisce invece un corso d'acqua con bassa variabilità di portata e con corrente lenta (per debole pendenza del terreno).
I corsi d'acqua artificiali o canali sono costruiti a scopi di irrigazione, scolo, bonifica, navigazione, produzione di energia elettrica, ecc.
Caratteristiche territoriali.
I corsi d'acqua, elementi fondamentali del reticolo idrografico, attraversano il territorio appartenente ad uno o più comuni, ricadono in un bacino o sottobacino idrografico, sono alimentati da sorgenti sotterranee, da acque meteoriche o da altri corsi d'acqua (affluenti).
Possono essere immissari e/o emissari di laghi o serbatoi e sfociano in altri corsi d'acqua oppure in mare tramite la foce a delta o ad estuario.
Utilizzi.
I corsi d'acqua possono essere utilizzati come risorsa idrica per molteplici scopi:
- uso agricolo (irrigazione, abbeveramento);
- uso ricreativo (pesca sportiva, balneazione)
- approvvigionamento idrico potabile;
- approvvigionamento idrico industriale;
- produzione di energia elettrica;
- navigazione.
Caratteristiche idrologiche
Le caratteristiche idrologiche più importanti da rilevare nel censimento dei corsi d'acqua sono:
- la portata liquida (minima, media e massima) ;
- la portata solida (minima, media e massima);
- il numero dei giorni consecutivi di portata nulla.
La rappresentazione concettuale delle suddette caratteristiche idrologico-territoriali dei corsi d'acqua naturali ed artificiali è riportata, nello schema seguente, con la rappresentazione E.R.A. (descritta in appendice A).
Il glossario degli oggetti riportati nel diagramma (entità e relazioni) ed il dettaglio degli attributi di ogni oggetto sono allegati allo schema globale del censimento dei corpi idrici (caratteristiche generali) ottenuto come integrazione di tutte le viste locali e riportato nel paragrafo 2.1.2.


c) acque costiere e marine
Il mare è un corpo idrico, costituito da acque salate che circondano la terraferma, che può essere suddiviso in acque costiere e mare aperto.
Con acque costiere si intendono corpi d'acqua salati compresi entro una fascia di circa 100 m. dalla costa.
Le acque marine possono essere amministrativamente suddivise in vari settori:
- acque interne (acque dei golfi, seni e baie);
- mare territoriale;
- mare libero.
Caratteristiche territoriali.
Le zone di acqua costiera sono amministrativamente collegate al territorio del comune che vi si affaccia, fanno parte del bacino idrografico del corso d'acqua principale che vi sfocia e possono ospitare porti e opere di difesa.
Utilizzi.
Le acque marine possono essere utilizzate prevalentemente per:
- balneazione;
- navigazione;
- pesca
- molluschicoltura.
Caratteristiche idrologiche
Alle acque marine si possono associare dati riguardanti il tipo di costa, la natura del fondale (sabbioso, fangoso, ghiaioso, roccioso), le correnti prevalenti e i dati batimetrici.
La rappresentazione concettuale delle suddette caratteristiche idrologico-territoriali delle acque costiere e marine è riportata, nello schema seguente, con la rappresentazione E.R.A. (descritta in appendice A).
Il glossario degli oggetti riportati nel diagramma (entità e relazioni) ed il dettaglio degli attributi di ogni oggetto sono allegati allo schema globale del censimento dei corpi idrici (caratteristiche generali) ottenuto come integrazione di tutte le viste locali e riportato nel paragrafo 2.1.2.


d) acque di transizione
Le acque di transizione si identificano con i seguenti corpi idrici: laghi e stagni salmastri, lagune e zone di foce
Le caratteristiche generali, territoriali ed idrologiche delle acque di transizione coincidono, a seconda della loro assimilazione, con quelle definite nei paragrafi precedenti per i laghi, gli stagni, i corsi d'acqua e le acque costiere.
Le utilizzazioni prevalenti sono quelle ricreative (balneazione, pesca), la navigazione e l'approvvigionamento idrico industriale.
La rappresentazione concettuale delle caratteristiche idrologico-territoriali delle acque di transizione è riportata, nello schema seguente, con la rappresentazione E.R.A. (descritta in appendice A).
Il glossario degli oggetti riportati nel diagramma (entità e relazioni) ed il dettaglio degli attributi di ogni oggetto sono allegati allo schema globale del censimento dei corpi idrici (caratteristiche generali) ottenuto come integrazione di tutte le viste locali e riportato nel paragrafo 2.1.2.




e) sorgenti
Le acque sotterranee defluiscono naturalmente in superficie fino alle sorgenti o risorgive che corrispondono proprio al punto o alla zona di affioramento.
Le sorgenti sono quindi un mezzo di alimentazione dei corpi idrici superficiali da parte delle falde acquifere.
Le sorgenti, a seconda del loro regime idrologico, possono essere classificate in:
- perenni;
- temporanee;
- intermittenti.
Caratteristiche territoriali.
Dal punto di vista amministrativo e geografico-territoriale si può sottolineare il fatto che una sorgente è situata in un comune , che ricade in un bacino o sottobacino idrografico, e che è il punto di collegamento tra questo ed il bacino idrogeologico a cui appartiene la falda che la alimenta.
Intorno alle sorgenti possono essere istituite zone, denominate "aree di salvaguardia", nelle quali vengono protetti da possibili fonti di inquinamento, i corpi idrici utilizzati per l'approvvigionamento idrico pubblico, le falde sotterranee da ravvenare e le fonti idrotermali. Le aree di salvaguardia, prescritte per legge (DPR. 236/188 art. 5 e 6), si suddividono in zone di tutela assoluta, zone di rispetto e zone di protezione, a seconda dei vincoli e divieti che vi si pongono.

Utilizzi.
Le sorgenti possono essere utilizzate come risorsa idrica principalmente per due scopi:
- uso agricolo (irrigazione, abbeveramento);
- approvvigionamento idrico potabile.
Caratteristiche idrologiche.
I dati principali riguardanti le caratteristiche idrologiche delle sorgenti sono:
- la portata (minima, media e massima) ;
- la temperatura (minima, media e massima);
- i dati relativi ai sali disciolti ed agli ioni predominanti.
La rappresentazione concettuale delle suddette caratteristiche idrologico-territoriali delle sorgenti è riportata, nello schema seguente, con la rappresentazione E.R.A. (descritta in appendice A).
Il glossario degli oggetti riportati nel diagramma (entità e relazioni) ed il dettaglio degli attributi di ogni oggetto sono allegati allo schema globale del censimento dei corpi idrici (caratteristiche generali) ottenuto come integrazione di tutte le viste locali e riportato nel paragrafo 2.1.2.


f) acque sotterranee
Si identificano come acque sotterranee tutti gli accumuli di acqua nel sottosuolo, permanenti o non permanenti, che impregnano strati di rocce impermeabili.
Si distinguono in due categorie principali: falde freatiche e falde artesiane.
Le falde freatiche scorrono con uno specchio d'acqua libero su di un letto impermeabile e sono in comunicazione con le acque superficiali.
Le falde artesiane scorrono sotto pressione essendo limitate anche superiormente da uno strato impermeabile che impedisce il contatto diretto con le acque superficiali.
I corpi idrici sotterranei possono defluire in superficie attraverso sorgenti o risorgive e possono essere prelevate tramite opere di captazione.
La parte residua dei flussi sotterranei sfocia nel mare.
Le falde acquifere vengono alimentate dai corsi d'acqua in piena e dalle acque meteoriche.
Caratteristiche territoriali.
Le falde acquifere sono collegate ai bacini idrogeologici (aree dalle quali proviene l'alimentazione delle falde stesse, connesse alla struttura geologica del sottosuolo ed alle caratteristiche idrogeologiche delle formazioni rocciose presenti) e sono collegate ai corpi idrici superficiali tramite i punti di sorgente o risorgiva.
Utilizzi.
Le acque sotterranee possono essere utilizzate come risorsa idrica per molteplici scopi, tra questi è importante ricordare:
- uso agricolo (irrigazione, abbeveramento);
- approvvigionamento idrico potabile ed industriale.
Caratteristiche idrologiche.
Le caratteristiche idrologiche di una falda acquifera sono strettamente connesse con quelle geologiche del bacino idrogeologico e del serbatoio sotterraneo.
I dati da rilevare sono quelli relativi ai livelli freatici e piezometrici, alle portate emunte dai pozzi o che defluiscono dalle sorgenti ed al volume della falda stessa.
La rappresentazione concettuale delle caratteristiche idrologico-territoriali delle acque sotterranee è riportata, nello schema seguente, con la rappresentazione E.R.A. (descritta in appendice A).
Il glossario degli oggetti riportati nel diagramma (entità e relazioni) ed il dettaglio degli attributi di ogni oggetto sono allegati allo schema globale del censimento dei corpi idrici (caratteristiche generali) ottenuto come integrazione di tutte le viste locali e riportato nel paragrafo 2.1.2.


2.1.2 Censimento dei corpi idrici - schema globale, glossario ed attributi entità/relazioni
La rappresentazione totale delle caratteristiche generali (ovvero delle caratteristiche idrologiche territoriali e delle utilizzazioni) dei corpi idrici, rilevate dai censimenti regionali, e dai catasti delle sorgenti, risulta dalla integrazione delle viste locali descritte nei paragrafi precedenti.
È da notare che, nello schema concettuale globale, il contesto generale è costituito dall'unione dei contesti delle varie viste locali che concorrono all'integrazione.
Pertanto nello schema globale, i limiti spaziali saranno sommati, mentre i limiti temporali dovranno essere uguali sia per tutte le viste che per lo schema globale.
Al fine di consentire una migliore leggibilità della rappresentazione grafica, sono state tralasciate alcune strutture ISA (tipologie di entità) per le quali si rimanda alle rispettive viste locali.
Lo schema globale viene accompagnato da un glossario (espresso in ordine alfabetico) che, per le varie entità e relazioni , contiene l'elenco dei campi attributo.


CENSIMENTO DEI CORPI IDRICI - Caratteristiche generali
GLOSSARIO ED ATTRIBUTI ENTITÀ
ACQUA MARINA e COSTIERA: Acque al di fuori della linea di bassa marea o del limite esterno di un estuario; le acque costiere sono corpi d'acqua salata compresi entro una fascia di circa 100 metri dalla costa.
Campo attributo ID Note
Codice corpo idrico X codice zona di mare
Denominazione
Tipo acqua costiera, acqua marina...
Codice bacino idrografico
Delimitazione tratto di costa localizzazione geografica del tratto di costa prospiciente
Tipo di costa prospiciente alta, bassa
Tipo di fondale sabbioso, fangoso, ghiaioso, roccioso...
Dati batimetrici profondità, forma del bacino...
Numero dei porti
Numero opere di difesa
Numero corsi d'acqua sfocianti
Numero comuni che si affacciano sul tratto di costa prospiciente
Numero province che si affacciano sul tratto di costa prospiciente


ACQUA di TRANSIZIONE: Lago e stagno salmastri, laguna e zona di foce
Campo attributo ID Note
Codice corpo idrico X Codice lago o stagno o laguna o zona di foce
Denominazione
Tipo lago, stagno, laguna, zona di foce
+ Attributi specifici del corpo idrico a cui è associata


ACQUA SOTTERRANEA: Con falda acquifera si indica un accumulo di acqua nel sottosuolo, permanente e non, in quantità tale da essere oggetto di utilizzazione, anche stagionale
Campo attributo ID Note
Codice corpo idrico X codice falda
Denominazione
Tipo falda freatica, falda artesiana
Codice bacino idrogeologico
Tipo afflussi meteorici...
Tipo deflussi drenaggi, sorgenti...
Formazioni rocciose porosità, permeabilità, trasmissività
Carico idraulico
Velocità media
Volume falda in milioni di mc
Portata media emunta dai pozzi in mc/s
Portata media defluita dalle sorgenti in mc/s
Numero pozzi
Numero sorgenti



AREA DI SALVAGUARDIA: Aree individuate e stabilite per mantenere e migliorare le caratteristiche qualitative delle acque da destinare al consumo umano
Campo attributo ID Note
Codice area X
Denominazione
Tipo Zona tutela assoluta, zona di rispetto, zona di protezione
Numero sorgenti




BACINO IDROGEOLOGICO: Area dalla quale proviene l'alimentazione delle falde acquifere, data dall'estensione delle rocce permeabili che permettono l'infiltrazione delle acque meteoriche
Campo attributo ID Note
Codice bacino X
Denominazione
Superficie in Kmq
Media dell'infiltrazione efficace in mm/anno


BACINO IDROGRAFICO (o IMBRIFERO): Area, idrologicamente chiusa a monte, nella quale le acque meteoriche, defluendo in superficie, si raccolgono e scolano verso un unico solco di impluvio (corso d'acqua), nonché il territorio che può essere allagato dalle acque di tale corso d'acqua comprensivo delle foci in mare e del litorale marittimo prospiciente
Campo attributo ID Note
Codice bacino X
Denominazione
Livello gerarchico nazionale, interregionale...
Superficie in Kmq
Altitudine minima in m s.l.m.
Altitudine media in m s.l.m.
Altitudine massima in m s.l.m.
Affluenza meteorica media annua
Popolazione residente




COMUNE: Minimo livello di riferimento amministrativo sul territorio nazionale. Ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo
Campo attributo ID Note
Codice comune X codice ISTAT (progressivo in ambito provinciale)
Denominazione
Localizzazione coordinate geografiche
Sede legale dati anagrafici
Superficie totale in Kmq
Superficie urbanizzata in Kmq
Anno di riferimento dei dati quantitativi relativi alla popolazione
Popolazione residente
Popolazione fluttuante
Abitanti equivalenti civili
Abitanti equivalenti produttivi
Numero porti
Numero pozzi
Numero sorgenti




CORPO IDRICO: Qualsiasi massa d'acqua che, indipendentemente dalla sua entità, presenti proprie caratteristiche idrogeologiche, fisiche, chimiche e biologiche e che possa essere suscettibile di uno o più impieghi
Campo attributo ID Note
Codice corpo idrico X codice lago o corso d'acqua o acqua di transizione o acqua marina o acqua sotterranea, o sorgente
Tipo lago, corso d'acqua, acqua di transizione, acqua marina, acqua sotterranea, o sorgente
Numero dei comuni interessati
Numero totale pozzi




CORSO D'ACQUA: Corpo d'acqua superficiale corrente o fluente originato dal deflusso delle acque meteoriche e da quello delle acque sotterranee. (per i corsi d'acqua che sfociano direttamente in mare il limite delle acque interne coincide con l'inizio della zona di foce)
Campo attributo ID Note
Codice corpo idrico X codice corso d'acqua
Denominazione
Tipo fiume, torrente, rio, canale, rete di scolo...
Codice bacino o sottobacino
Codice regione/i codice ISTAT della regione/i in cui ricade il bacino imbrifero
Codice recapito finale
Tipo recapito finale corso d'acqua, mare...
Distanza foce recapito in Km
Livello di affluente
Superficie bacino in Kmq
Anno di riferimento dei dati quantitativi
Portata liquida minima in mc/s
Data di rilevamento portata liquida minima
Portata liquida media in mc/s
Portata liquida massima in mc/s
Data di rilevamento portata liquida massima


CORSO D'ACQUA (continua)
Campo attributo ID Note
Portata solida minima in mc/s
Data di rilevamento portata solida minima
Portata solida media in mc/s
Data di rilevamento portata solida media
Portata solida massima in mc/s
Data di rilevamento portata solida massima
Numero giorni consecutivi di portata nulla
Numero dei comuni numero comuni attraversati dal corso d'acqua
Numero delle province numero province attraversate dal corso d'acqua



LAGO, STAGNO, SERBATOIO: Raccolta di acqua stagnante non temporanea in depressioni del suolo e senza diretta comunicazione con il mare. (sono esclusi i laghi salmastri costieri che fanno parte delle acque di transizione)
Campo attributo ID Note
Codice corpo idrico X codice lago, stagno o serbatoio
Denominazione
Tipo lago naturale aperto, lago naturale chiuso, stagno, serbatoio
Classificazione oligotrofico, mesotrofico, eutrofico, politrofico
Localizzazione coordinate geografiche
Codice bacino idrografico
Codice regione/i codice ISTAT regione/i in cui ricade il bacino imbrifero
Codice immissario principale
Codice emissario principale
Quota pelo liquido in m s.l.m.
Quota media in m s.l.m.
Superficie bacino imbrifero in Kmq
Superficie lago in Kmq
Perimetro lago in m o Km
Profondità massima in m
Portata media annua a valle dell'emissario, in mc/s
Volume in milioni di mc
Copertura ghiaccio si, no
Numero comuni interessati
Numero province interessate




PORTO: Opera destinata a consentire la sosta, le operazioni di imbarco e sbarco, il rifornimento e la manutenzione dei mezzi di navigazione marittima, fluviale o lacustre
Campo attributo ID Note
Codice porto X
Denominazione
Codice comune di appartenenza codice ISTAT del comune
Localizzazione coordinate geografiche
Codice corpo idrico codice acqua costiera o marina prospiciente
Tipo commerciale, turistico...




POZZO: Punto di attingimento delle acque sotterranee
Campo attributo ID Note
Codice pozzo X
Codice comune di ubicazione del pozzo codice ISTAT del comune
Localizzazione coordinate geografiche
Codice del titolare
Codice area di salvaguardia
Codice falda sotterranea
Quota della bocca del pozzo in m s.l.m.
Diametro in m
Anno di costruzione
Anno di riferimento dei dati quantitativi
Livello statico in m
Livello dinamico in m
Portata relativa in l/s
Sali disciolti ioni predominanti
Codice litotipo (condizione del suolo)
Numero strati
Numero filtri
Uso prevalente del suolo boschivo, coltivo, pascolo, urbanizzato, incolto...
Uso del pozzo potabile, agricolo...




PROVINCIA: Livello di riferimento amministrativo sul territorio. Ente locale intermedio fra comune e regione, cura gli interessi e promuove lo sviluppo della comunità provinciale
Campo attributo ID Note
Codice provincia X codice ISTAT della provincia
Denominazione
Sigla automobilistica
Codice regione codice ISTAT della regione di appartenenza
Numero comuni


REGIONE: Unità territoriale amministrativa di massimo livello in cui risulta suddiviso lo stato italiano
Campo attributo ID Note
Codice regione X codice ISTAT della regione
Denominazione
Numero province




SORGENTE: Affioramento in superficie di falde acquifere sotterranee concentrate in un punto o diffuse in una zona.
Campo attributo ID Note
Codice campo idrico X codice sorgente
Denominazione
Codice comune di ubicazione della sorgente codice ISTAT
Localizzazione coordinate geografiche
Codice area di salvaguardia
Codice falda sotterranea
Quota in m s.l.m.
Anno di riferimento dei dati quantitativi
Portata minima in l/s
Portata media in l/s
Portata massima in l/s
Temperatura minima °C
Temperatura media °C
Temperatura massima °C
Sali disciolti, ioni predominanti
Codice litotipo (condizione del suolo)
Uso prevalente del suolo boschivo, coltivo, pascolo, urbanizzato, incolto...


USO: Classificazione di uso della risorsa idrica
Campo attributo ID Note
Codice utilizzo X
Denominazione
Tipo potabile, industriale, agricolo.....
CENSIMENTO DEI CORPI IDRICI - Caratteristiche generali
GLOSSARIO ED ATTRIBUTI RELAZIONI

l'acqua sotterranea È ALIMENTATA dai corpi idrici superficiali
Campo attributo ID Note
Codice falda sotterranea X
Codice corpo idrico X
Tipo corpo idrico superficiale lago, corso d'acqua...


l'acqua sotterranea DEFLUISCE attraverso le sorgenti nei corpi idrici superficiali
Campo attributo ID Note
Codice falda sotterranea X
Codice sorgente X
Codice corpo idrico X
Tipo corpo idrico
Deflusso superficiale


l'area di salvaguardia È COLLEGATA ai comuni
Campo attributo ID Note
Codice area X
Codice comune X codice ISTAT del comune
Percentuale di appartenenza


il bacino È COLLEGATO ai comuni
Campo attributo ID Note
Codice bacino X
Codice comune X codice ISTAT del comune
Percentuale di appartenenza


il corpo idrico È SITO nei comuni
Campo attributo ID Note
Codice corpo idrico X
Codice comune X codice ISTAT del comune
Tipo corpo idrico lago, corso d'acqua...
Tratto o sponda se corso d'acqua
Percentuale di appartenenza




il corpo idrico HA degli usi
Campo attributo ID Note
Codice corpo idrico X
Codice uso X codice ISTAT del comune
Prevalenza codice uso prevalente (se diverso)
Tipo corpo idrico lago, corso d'acqua...
Ubicazione prese per acquedotti pubblici se l'uso è "approvvigionamento idrico potabile"
Ubicazione prese per insediamenti produttivi se l'uso è "approvvigionamento idrico industriale"
Ubicazione prese per centrali elettriche se l'uso è "produzione energia elettrica"
Ubicazione prese per irrigazione se l'uso è "agricolo"
Ubicazione stabilimenti e campeggi se l'uso è "ricreativo (balneazione)"
Ubicazione prese per abbeveramento se l'uso è "agricolo
Ubicazione zone di riserva se l'uso è "ricreativo (pesca) o mantenimento vita acquatica"
Numero porti e approdi se l'uso è "navigazione"




il corso d'acqua È AFFLUENTE dei corsi d'acqua
Campo attributo ID Note
Codice corso d'acqua X codice corso d'acqua affluente
Codice corso d'acqua X codice corso d'acqua ricettore
Livello di affluenza
Localizzazione punto di confluenza coordinate geografiche


il corso d'acqua È COLLEGATO ai laghi
Campo attributo ID Note
Codice corso d'acqua X
Codice lago X
Tipo immissario, emissario
Localizzazione punto di immissione/emissione coordinate geografiche




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