Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Giacomo Alberione, SSP
Sacerdote, ecco la tua meditazione

I Edizione IntraText CT
Copyright EuloTech 2007 - Vedi anche: Crediti

---

IntraText CT è il testo ipertestualizzato completo di liste e concordanze delle parole.
Aiuto: In generale - Testo e ricerca - Liste - Concordanze - Glossario - Per leggere meglio

- Indice -

---

• FRONTESPIZIO

  ---

• INTRODUZIONE GENERALE

  ---

• PREFAZIONE

  ---

• PARTE I LE GRANDI VERITÀ

  ---

  • 1. ORIENTAMENTO (PB 1, 1937, 101-105)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. L’uomo fu creato da Dio.
      • 2. L’uomo, mentre vive su questa terra, ha per fine di conoscere, amare e servire Dio.
      • 3. Il fine dell’uomo nella vita futura è la beatitudine.
      • Considerazioni.
        
        
    • II MEDITAZIONE
      • 1a. L’uomo caduto viene riabilitato in Gesù Cristo.
      • 1b. Gesù fu nostra sapienza.
      • 2. Gesù fu nostra giustizia.
      • 3. Gesù Cristo fu nostra santificazione e redenzione.
      • Esame di coscienza.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Per conoscere Dio.
      • 2. Fare la prossima confessione sacramentale
      • 3. Raccomandazione dell’anima.
        
        
  • 2. LA DIGNITÀ E LA SANTITÀ DEL SACERDOTE (PB 2, 1938, 150-158)
    • I MEDITAZIONE
      • 1. Origine divina del sacerdozio.
      • 2. Somma è la dignità del Sacerdote.
      • 3. Il Sacerdote regnerà con Cristo in cielo.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Essendo il Sacerdote primo per dignità, deve pure essere il primo per santità.
      • 2. Il Sacerdote deve essere santo per ragione dell’ufficio che ha verso il suo gregge.
      • 3. Tra le virtù che sono da raccomandarsi maggiormente, vi sono la pietà, la purezza, lo zelo pastorale e la pazienza.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Mi esaminerò sulla mia pietà sacerdotale.
      • 2. Mi esaminerò sulla mia condotta sacerdotale.
      • 3. Atto di preparazione alla morte.
        
        
  • 3. LA MORTE (PB 2, 1938, 261-266)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. La morte è pena per il peccato.
      • 2. La morte è certa.
      • 3. La morte è la separazione da tutto: dalle ricchezze, dal mondo, dalle persone.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Considera le parole dette da Isaia ad Ezechia ammalato.
      • 2. Pessima è la morte dei peccatori.
      • 3. La morte dei giusti è preziosa al cospetto di Dio.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Il Signore ci ha prescelti e predestinati ad essere conformi al nostro modello, a Cristo crocifisso.
      • 2. Andarono dunque i soldati e ruppero le gambe al primo e all’altro che erano crocifissi con lui.
      • 3. Uno dei due ladroni che erano stati crocifissi, lo [Gesù] insultava.
        
        
  • 4. IL GIUDIZIO PARTICOLARE (PB 2, 1938, 321-327)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Giudizio del Sacerdote peccatore.
      • 2. Il Sacerdote ed il pastore subiranno un più severo esame.
      • 3. Il Sacerdote ed il pastore avranno una sentenza più severa.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Il giudizio del servo fedele.
      • 2. Il buon Sacerdote avrà un esame benevolo.
      • 3. Il buon Sacerdote avrà la sentenza che desidera.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Quando furono giunti al luogo, detto Calvario.
      • 2. E all’ora nona Gesù esclamò a grande voce.
      • 3. Ma, quando Gesù ebbe preso l’aceto.
        
        
  • 5. L’INFERNO (PB 2, 1938, 432-438)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. «Discendiamo vivi nell’inferno, per non doverci andare dopo morte»
      • 2. L’inferno del pastore di anime.
      • 3. L’inferno sarà più o meno penoso, secondo la diversa gravità dei peccati.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. L’uomo, in quanto è cristiano.
      • 2. Pena dell’anima.
      • 3. Pena del corpo.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Le parole del santo Vangelo siano purificazione dai nostri peccati.
      • 2. Guai a quell’uomo da cui il Figlio dell’uomo è tradito.
      • 3. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti!.
        
        
  • 6. IL PARADISO (PB 2, 1938, 383-387)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. La beatitudine celeste.
      • 2. Il paradiso è la visione beatifica.
      • 3. Il paradiso è il possesso di Dio.
      • Il paradiso è il godimento beatifico.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Qualità della celeste beatitudine.
      • 2. Il godimento e la corona del pastore.
      • 3. Sarò saziato all’apparire della tua gloria.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Ascolterò, crederò e metterò in pratica le parole di vita eterna.
      • 2. Beati i misericordiosi, perché otterranno misericordia!.
      • 3. Mi esaminerò su alcuni doveri pastorali.
        
        
  • 7. LE DUE ETERNITÀ (PB 6, 1942, 372-376)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Eternità dell’inferno.
      • 2. Purché non cada nell’inferno!
      • 3. Il Sacerdote deve inoltre maggiormente temere.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Eternità del paradiso.
      • 2. Il Sacerdote deve desiderare il paradiso.
      • 3. Quale Sacerdote si salverà?.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Raccomandazione dell’anima.
      • 2. Quando la mia immaginazione.
      • 3. Quando l’anima mia.
        
        
  • 8. LA MISERICORDIA DIVINA (PB 2, 1938, 496-502)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Il Signore è buono per chi spera in lui.
      • 2. Nel Nuovo Testamento appare la carità e la benignità e la misericordia.
      • 3. Ed ora rientrando in me stesso, considererò.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. I benefizi particolari.
      • 2. In Cristo ho avuto tre atti di misericordia.
      • 3. Tre atti di misericordia abbiamo da Maria.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Dio, largitore di perdono.
      • 2. O Dio, ci accorda benigno.
      • 3. O Cuore d’amore.
        
        
  • 9. LO SPIRITO SANTO (PB 2, 1938, 611-616)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Dottrina dello Spirito Santo.
      • 2. Nell’Antico Testamento, lo Spirito Santo esercitò.
      • 3. Lo Spirito Santo esercitò una continua missione sull’umanità di Cristo.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Grazia dello Spirito Santo.
      • 2. Affinché si possa meglio comprendere.
      • 3. Con la grazia l’uomo diventa inoltre consorte della natura divina.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Culto allo Spirito Santo.
      • 2. Il culto principale deve consistere nell’aumentare la grazia.
      • 3. L’opera dello Spirito Santo nell’anima mia.
        
        
  • 10. GESÙ CRISTO È VIA, VERITÀ E VITA (PB 2, 1938, 558-565)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Gesù verità.
      • 2. Molti tuttavia non credettero a Cristo.
      • 3. Molti altri credettero alla predicazione di Gesù.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Gesù nostra via.
      • 2. Gesù incitò i discepoli alla fortezza.
      • 3. Poiché un vero Sacerdote deve pure essere un altro Cristo.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Gesù nostra vita e redenzione dal peccato.
      • 2. Gesù prega per gli apostoli.
      • 3. Gesù prega per la Chiesa.
        
        
  • 11. IL BUON PASTORE (Ps 3, 1939, 96-104)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Gesù Cristo è il buon Pastore.
      • 2. Il Signore Gesù Cristo chiamò e mandò altri pastori.
      • 3. Il pastore non ha nessun altro motivo.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. La sollecitudine.
      • 2. Il buon pastore guida le pecore.
      • 3. Il buon pastore sta con il gregge.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Incoraggiamenti ed aiuti per il pastore.
      • 2. Gli stimoli del pastore sono la fame e la sete delle anime.
      • 3. Gli aiuti del pastore sono.
        
        
  • 12. LA PRESENZA REALE DI CRISTO NELL’EUCARISTIA (PB 4, 1940, 53-57)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. L’eucaristia è lo stesso Signore Gesù Cristo.
      • 2. Nell’eucaristia vi è la continuazione della vita di Cristo e del mistero dell’incarnazione.
      • 3. L’eucaristia è la vera opera mirabilissima di Dio.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Nella santissima eucaristia vi è presente in modo soprannaturale il Signore nostro Gesù Cristo.
      • 2. In forza dell’unione ipostatica, nell’eucaristia è presente la persona del Verbo.
      • 3. In virtù della circuminsessione, con la persona del Verbo è presente.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Il Signore nostro Gesù Cristo è presente nell’eucaristia perché tutti si accostino a lui.
      • 2. Vi sono diversi modi di fare la visita.
      • 3. Si possono aggiungere, ai sette ora ricordati altri tre atti.
        
        
  • 13. L’EUCARISTIA È SCUOLA (PB 7,1943, 187-192)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. L’eucaristia ha lo scopo di unirci a Cristo.
      • 2. La vita eucaristica di Gesù è scuola di virtù.
      • 3. È scuola perfetta.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1a. Tutte le virtù vengono irradiate dall’eucaristia.
      • 1b. L’umiltà.
      • 2. La mansuetudine.
      • 3. La pazienza.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1a. Tutta la perfezione cristiana è contenuta in questa frase.
      • 1b. L’ubbidienza.
      • 2. La povertà.
      • 3. La mortificazione.
        
        
  • 14. L’IMMACOLATA CONCEZIONE (PB 5, 1941, 523-528)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Con fede sincera.
      • 2. Per causa del peccato di Adamo.
      • 3. Maria è la madre dei credenti e dei redenti.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Della beata Vergine Maria la Chiesa canta.
      • 2. E proseguendo, S. Bernardino dice.
      • 3. La ragione di tante stupende elargizioni divine.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Iddio, fin dall’eternità, con amore perpetuo.
      • 2. Ora comprendo come Dio odia il peccato.
      • 3. Il Sacerdote deve anche possedere e brillare di tutti gli ornamenti e di tutte le virtù.
        
        
  • 15. MARIA MADRE DI DIO E MADRE NOSTRA (PB 6, 1942, 44-48)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Confessiamo che la Signora nostra Santa Maria è.
      • 2. Nello stesso modo in cui quella donna che ci ha generati.
      • 3. La maternità divina… ragione e la fonte di tutte le grazie.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Dignità della Madre di Dio.
      • 2. Per la sua eccellentissima maternità, Maria contrasse nuove relazioni con Dio.
      • 3. Specialmente con il Figlio Maria ottiene nuove relazioni.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Maria è pure l’eccelsa Madre nostra.
      • 2. Io sono veramente tua madre.
      • 3. Ammaestrati dai precetti salutari della Chiesa.
        
        
  • 16. IL CUORE IMMACOLATO DI MARIA (PB 6, 1942, 466-472)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Impariamo dalla beata Vergine Maria che ha visitato Fatima.
      • 2. Il Rosario.
      • 3. La beata Vergine Maria ci invita e ci conduce a Gesù.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. La beata Vergine, apparendo a Fatima.
      • 2. Il cuore della Vergine.
      • 3. La quarta parola è il Magnificat.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Preghiera di S. Giovanni Eudes.
      • 2. O Cuore di Maria.
      • 3. Sii propizio, perdonaci, o Gesù.
        
        
  • 17. LA REGALITÀ UNIVERSALE DI MARIA SANTISSIMA (PB 5, 1941, 567-572)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Gesù Cristo è il salvatore degli uomini, Maria è la dispensatrice delle grazie.
      • 2. Maria è regina anche in altro senso.
      • 3. La preghiera della regalità di Maria.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Pregherò con S.
      • 2. Anche i Padri latini intessono sul capo di Maria una corona.
      • 3. La legge del supplicare stabilisce la legge del credere.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. «Salve, o regina».
      • 2. «A te ricorriamo».
      • 3. E mostraci dopo questo esilio Gesù.
        
        
  • 18. ASSUNziONE, PURITÀ E CORREDENZIONE DI MARIA SANTISSIMA (PB 6, 1942, 138-144)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Assunzione di Maria SS.
      • 2. La beata Vergine fu risuscitata.
      • 3. L’assunzione della beata Vergine.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Purezza di Maria.
      • 2. Chiarissima è la profezia di Isaia.
      • 3. La castità è necessaria ai Sacerdoti.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Maria SS.
      • 2. La beata Vergine fu associata a Cristo che soffriva e moriva sulla croce.
      • 3. Tutto il genere umano deve ringraziare Maria.
        
        
• PARTE II LE GRANDI VIRTÙ

  ---

  • 19. LA FEDE (PB 2, 1938, 664-669)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Il lume della fede.
      • 2. La fede è speciale dono di Dio.
      • 3. La fede è l’aurora e la pregustazione della visione beatifica.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. La professione della fede.
      • 2. La fede è una grazia divina.
      • 3. La fede è libera e meritoria.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. La preghiera della fede.
      • 2. Toglierò i vari impedimenti alla fede.
      • 3. Signore, da chi andremo?
        
        
  • 20. LA SPERANZA (PB 2, 1938, 717-724)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. La speranza è virtù infusa da Dio.
      • 2. La speranza riguarda in primo luogo la beatitudine eterna.
      • 3. La speranza è sollievo nelle avversità.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. La speranza è necessaria.
      • 2. Fecondità della speranza.
      • 3. «Affinché abbondiate nella speranza» (Rm 15,13).
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. La speranza deve essere massimamente esercitata nell’orazione.
      • 2. La fiducia è la misura dell’esaudimento.
      • 3. Perché dunque trepido ed esito?
        
        
  • 21. LA CARITÀ (PB 3, 1939, 43-47)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. La carità verso Dio.
      • 2. La carità è gaudio dell’anima.
      • 3. La carità è la più eccellente di tutte le virtù.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. La carità verso il prossimo.
      • 2. Grande è la retribuzione promessa a quelli che amano il prossimo.
      • 3. Ricordi il Sacerdote tutte le opere di carità.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Dopo aver conosciuto che la carità procede da Dio.
      • 2. Il primo [frutto] è la concordia tra i Sacerdoti.
      • 3. Lo scopo di tutto il lavoro pastorale è quello di unire le anime a Cristo.
        
        
  • 22. LA PRUDENZA (PB 3, 1939, 158-162)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Quattro sono le virtù cardinali.
      • 2. Le doti della prudenza.
      • 3. Due sono le specie della prudenza.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Gesù prega il Padre.
      • 2.Vi sono i pericoli.
      • 3. Il Sacerdote eviti quei pericoli.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Dice il Signore: «Siate prudenti…».
      • 2. Alla prudenza si oppongono i vizi seguenti.
      • 3. Al pastore si addice la preghiera di Salomone.
        
        
  • 23. LA GIUSTIZIA (PB 3, 1939, 210-214)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. La giustizia è una virtù cardinale.
      • 2. La giustizia può, secondo la specie, essere.
      • 3. Il pastore di anime.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. I Sacerdoti ed i religiosi sono obbligati ad osservare la giustizia.
      • 2. La giustizia deve essere osservata riguardo ai beni dell’anima.
      • 3. Lede anche la giustizia colui che parla male del prossimo.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. La virtù morale della giustizia.
      • 2. Salire dal piano della giustizia a quello della carità.
      • 3. Come conclusione.
        
        
  • 24. LA FORTEZZA (PB 3, 1939, 265-269)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. La fortezza è virtù cardinale che rafforza l’animo.
      • 2. Nella fortezza vi si distinguono tre gradi.
      • 3a. Vi è la fortezza dei proficienti,.
      • 3b. Il terzo grado di fortezza è quello dei perfetti.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Le virtù annesse alla fortezza sono quattro
      • 1a. a) La magnanimità.
      • 1b. b) La magnificenza.
      • 2. c) La pazienza.
      • 3. d) La perseveranza.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Esame di coscienza sui vizi che si oppongono alla fortezza.
      • 2. Beato l’uomo che soffre tentazioni.
      • 3. Condizioni per la fortezza.
        
        
  • 25. LA TEMPERANZA (PB 3, 1939, 322-327)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. La sapienza divina insegna la temperanza, la prudenza, la giustizia, la fortezza.
      • 2. La misura della temperanza.
      • 3. La misura della temperanza.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Parti della temperanza sono la castità e la sobrietà.
      • 2. La virtù della castità si custodisce con diversi mezzi.
      • 3. La sobrietà.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. La temperanza si riduce principalmente a due specie ossia all’astinenza ed alla sobrietà.
      • 2. La temperanza è adorna da un seguito di sette altre virtù.
      • 3. A queste virtù si oppongono vizi per difetto e per eccesso.
        
        
  • 26. LA VIRTÙ DELLA PENITENZA (PB 4, 1940, 180-185)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Vi è una virtù naturale della penitenza ed una virtù soprannaturale.
      • 2. La penitenza può tendere alla distruzione del peccato in due modi.
      • 3. La penitenza, sia naturale che soprannaturale, riguarda tre tempi.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Rimane assioma di Dio altissimo.
      • 2. I teologi ci parlano pure del peccato come del più grande male.
      • 3. O santa ed indivisibile Trinità, accoglici.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Le opere di penitenza sono specialmente le seguenti.
      • 2. Per tutti gli uomini che si sono macchiati di peccato mortale.
      • 3. Preghiera di S. Agostino.
        
        
  • 27. BEATI I POVERI, I MITI, COLORO CHE PIANGONO (PB 7, 1943, 92-96)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Beati i poveri in spirito.
      • 2. Quattro sono le classi dei poveri in spirito.
      • 3. Rifletterò.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Beati i miti.
      • 2. Secondo i teologi, la mansuetudine ha tre atti.
      • 3. I miti possederanno la terra.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Beati coloro che piangono.
      • 2. Beati quelli che piangono.
      • 3. Che cosa si deve piangere.
        
        
  • 28. BEATI I DESIDEROSI DI GIUSTIZIA, I MISERICORDIOSI, I PURI (PB 7, 1943, 140-144)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia.
      • 2. La sterilità di questa ficaia ci è di ammonimento.
      • 3. «Saranno saziati» (Mt 5,6).
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Beati i misericordiosi.
      • 2. La misericordia merita altra misericordia.
      • 3. Mi esaminerò sulle singole cose proposte.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. «Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio!” (Mt 5,8).
      • 2. Questa purità è sommamente stimata da Dio.
      • 3. Esame di coscienza.
        
        
  • 29. LO ZELO PASTORALE (PB 2, 1938, 211-217)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Necessità dello zelo.
      • 2. Lo zelo è comandato da Cristo.
      • 3. «Non chi loda se stesso è un uomo provato, ma chi è lodato da Dio».
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Condizioni dello zelo.
      • 2. Lo zelo deve essere forte.
      • 3a. Lo zelo deve essere misericordioso.
      • 3b. Lo zelo deve essere prudente.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Esame di coscienza sull’azione pastorale.
      • 1a. a) Sui doveri del ministero sacerdotale.
      • 2a. b) Esame di coscienza sui doveri del Sacerdote verso la Chiesa.
      • 2b c) Esame di coscienza su altri doveri del Sacerdote.
      • 3. Orazione per ottenere la buona morte.
        
        
  • 30. LA CASA DEL PASTORE (PB 6, 1942, 418-424)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. La casa canonica.
      • 2. Quanto al lavoro.
      • 3. L’aurea mediocrità.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Le persone che abitano nella casa del pastore.
      • 2. I consanguinei che abitano nella casa del pastore.
      • 3. Persone che sogliono frequentare la casa canonica.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Raccomandazione dell’anima composta da S. Giuseppe Cafasso.
      • 2. Venendo al punto principale di queste mie spirituali disposizioni.
      • 3. Finalmente disceso che sarò nel sepolcro.
        
        
  • 31. GESÙ NEL PRESEPIO (PB 6, 1942, 509-514)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Il presepio è scuola di verità.
      • 2. Gesù insegna la povertà.
      • 3. Gesù insegna la pazienza.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Il presepio è via.
      • 2. Gesù continua: Cisterne aride…
      • 3. Cisterne senz’acqua sono le comodità.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Il presepio è vita.
      • 2. Dammi, o Gesù, l’amore dei pastori.
      • 3. Esame di coscienza e proposito.
        
        
  • 32. GESÙ A NAZARET (PB 7, 1943, 44-48)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Gesù Cristo è a noi via.
      • 2. Esame sull’ubbidienza.
      • 3. Mi esaminerò sulle qualità della mia ubbidienza.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Gesù è la verità.
      • 2. Ed ecco quanto miseri e miserabili sono la vita e l’apostolato del pigro.
      • 3. Esame di coscienza.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Gesù è la vita.
      • 2. Gesù cresceva in statura.
      • 3. Esame di coscienza.
        
        
  • 33. FEDE, SPERANZA E CARITÀ Dl MARIA SS. (PB 6, 1942, 187-192)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. La fede di Maria SS.
      • 2. La fede di Maria è luce per noi.
      • 3. Pregherò: O Signore, accresci la mia fede.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. La speranza di Maria SS.
      • 2. Giuseppe, essendo giusto.
      • 3. Esame di coscienza.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. La carità di Maria SS.
      • 2. Son venuto a portar fuoco sulla terra.
      • 3. La carità divina è infusa nei nostri cuori.
        
        
  • 34. UBBIDIENZA, POVERTÀ ED UMILTÀ DI MARIA SS. (PB 6, 1942, 236-240)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. L’ubbidienza di Maria.
      • 2. Maria non trasgredì mai la volontà di Dio.
      • 3. O Maria, Madre, maestra e regina.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. La povertà di Maria SS.
      • 2. Maria, ancorché fosse di stirpe davidica.
      • 3. Orsù, dunque, o nostra avvocata.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. L’umiltà di Maria SS.
      • 2. Maria non commise mai alcun peccato.
      • 3. Tra le virtù, l’umiltà è la più necessaria.
        
        
• PARTE III I GRANDI MEZZI DI VITA

  ---

  • 35. LE VIE DELLA GRAZIA (PB 3, 1939, 380-385)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. La grazia è il tesoro dell’anima.
      • 2. La grazia viene comunicata all’uomo per varie vie.
      • 3. La grazia viene pure comunicata attraverso la cooperazione umana.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Cristo è la causa meritoria della grazia.
      • 1a. a) I sacramenti.
      • 2. b) I sacramentali.
      • 3. c) La preghiera.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Esame di coscienza sull’uso dei sacramenti.
      • 2. Mi esaminerò sull’uso dei sacramentali.
      • 3. Mi esaminerò sull’orazione.
        
        
  • 36. USO DEI SACRAMENTI (PB 3, 1939, 439-445)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. La prima via della grazia è costituita dai sette sacramenti.
      • 2. Il ministro deve amministrare i sacramenti in modo degno.
      • 3. Affinché poi il ministro tratti le cose sante in modo decoroso.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. I sacramenti producono effetto ex opere operato.
      • 2. In ogni parrocchia, il parroco deve provvedere a tre cose.
      • 3. c) Dare l’occasione di ricevere i sacramenti.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. La cultura dei sacramenti.
      • 2. Questa cultura è necessaria.
      • 3. I mezzi per coltivare i sacramenti.
        
        
  • 37. IL BATTESIMO (PB 3, 1939, 485-491)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. S. Giovanni Battista.
      • 2. Se si può distinguere un triplice battesimo.
      • 3. Renderò grazie a Dio, ogni giorno, finché vivrò.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Dio mi ha prevenuto, sin dalla mia giovinezza.
      • 2. Il sacramento del battesimo imprime il carattere.
      • 3. In quanto battezzato, io sono sottoposto alle leggi del Vangelo e della Chiesa.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Considererò il rito del battesimo, per un duplice scopo.
      • 2. Il Sacerdote mette poi un po’ di sale benedetto nella bocca del bambino.
      • 3. Ti esorcizzo, ogni spirito immondo.
        
        
  • 38. LA CONFERMAZIONE (PB 3, 1939, 540-543)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Il secondo dei sacramenti è la confermazione.
      • 2. Come aveva ripetute volte predetto agli Apostoli.
      • 3. Da questo sacramento mi vennero tre grazie.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Nel libro degli Atti degli Apostoli si legge.
      • 2. Il primo impedimento all’infusione dello Spirito è il peccato.
      • 3. Le disposizioni per ricevere la grazia dello Spirito sono diverse.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Proporrò di vivere la mia cresima in tre modi.
      • 2. Chi ama poco, poco zela.
      • 3. Il dono della fortezza.
        
        
  • 39. L’EUCARISTIA IN QUANTO È SACRAMENTO (PB 4, 1940, 114-120)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. L’eucaristia è un sacramento della nuova Legge.
      • 2. I sacramenti furono istituiti per sopperire alle necessità della vita spirituale.
      • 3. Nella santissima eucaristia abbiamo.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. O sacro banchetto, nel quale si sume Cristo.
      • 2. Ricordiamo le parole dell’istituzione dell’eucaristia.
      • 3. Gli effetti dell’eucaristia riguardanti il corpo sono.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. L’eucaristia è cibo santissimo.
      • 2. Vi sono alcune disposizioni per [ben] ricevere l’eucaristia.
      • 3. Ripensa alle seguenti parole del Rituale Romano.
        
        
  • 40. IL SACRIFIZIO DELLA MESSA (PB 3, 1939, 585-590)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. L’eucaristia è anche il sacrifizio della nuova Legge.
      • 2. La Messa è l’identico sacrifizio della croce.
      • 3. L’essenza del sacrifizio eucaristico consiste nella consacrazione.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. La Messa viene definita.
      • 2. Il frutto, per coloro che partecipano alla Messa, è quadruplo.
      • 3. Le rubriche che nella celebrazione della Messa definiscono il rito.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Il sacrifizio della Messa si può dividere in tre parti.
      • 2. La parte liturgica del sacrifizio della Messa.
      • 3. La parte complementare della Messa.
        
        
  • 41. IL SACRAMENTO DELLA PENITENZA (PB 4, 1940, 251-256)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. La penitenza è sacramento istituito da Gesù Cristo.
      • 2. Noi poi che siamo peccatori.
      • 3. Gli effetti di questo sacramento sono i seguenti.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. «Preferisco la misericordia al sacrifizio» (Mt 9,13).
      • 2. Gesù.
      • 3. L’applicazione della parabola.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Mediterò le parole di Gioele.
      • 2. Le confessioni dei Sacerdoti richiedono più eccellenti disposizioni.
      • 3. L’accusa dei peccati.
        
        
  • 42. IL MINISTRO DELLA PENITENZA (PB 4, 1940, 312-317)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Grande è il potere del Sacerdote di assolvere da tutti i peccati.
      • 2. I pastori di anime sono tenuti le confessioni dei fedeli.
      • 3. L’ufficio di confessore è esercizio di pazienza e di bontà.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Il potere di rimettere i peccati è un grande talento, ma anche un grave onere.
      • 2. Le condizioni richieste da questo onere sono.
      • 3. Nel confessore si richiede poi prudenza.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Il Sacerdote si rivesta di misericordia.
      • 2. Il pastore confessore.
      • 3. Preghiera da recitarsi prima di udire le confessioni.
        
        
  • 43. L’ESTREMA UNZIONE (PB 5, 1941, 51-56)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Si ammala qualcheduno tra di voi?
      • 2. Cristo ha provveduto a tutte le necessità della vita spirituale.
      • 3. L’estrema unzione.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. L’estrema unzione produce altri effetti.
      • 2. La materia remota e valida di questo sacramento.
      • 3. Per ricevere in modo lecito e fruttuoso l’estrema unzione.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. È utile per il Sacerdote.
      • 2. I presenti preghino, e l’infermo, se lo può, risponda.
      • 3. Il Sacerdote conclude con le seguenti preghiere.
        
        
  • 44. L’ORDINE (PB 4, 1940, 377-381)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Gesù Cristo è Sacerdote in eterno secondo l’ordine di Melchisedec.
      • 2. La gerarchia, composta di Vescovi, Sacerdoti e ministri, è di istituzione divina.
      • 3. L’ufficio sacerdotale è duplice.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Il maestro nostro Gesù Cristo.
      • 2. Oltre alle altre condizioni canoniche esterne richieste.
      • 3. Occorre la debita scienza.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. I chierici sono tenuti, in modo tutto speciale, a vivere santamente.
      • 2. Il Sacerdote deve predicare la parola di Dio.
      • 3. Preghiera per conservare la grazia della vocazione.
        
        
  • 45. I SACRAMENTALI (PB 5, 1941, 315-320)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. I sacramentali sono così chiamati.
      • 2. I sacramentali differiscono dai sacramenti.
      • 3. I sacramentali derivano dalla potestà liturgica della Chiesa.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. La Chiesa istruita dal suo divin Fondatore istituì alcuni sacramentali.
      • 2. Gli effetti derivanti dai sacramentali.
      • 3. Facciamo qualche esempio.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Il buon pastore deve considerare, tra i sacramentali, l’anno liturgico.
      • 2. L’anno liturgico mette innanzi l’ordine cronologico della storia universale.
      • 3. Riguardo poi all’ordine proprio delle feste dei santi.
        
        
  • 46. L’UFFICIO DIVINO (PB 5, 1941, 378-384)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Il Breviario.
      • 2. Con il breviario odierno sale a Dio il culto in ogni tempo.
      • 3. Il breviario, sia che se ne consideri il contenuto.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Il principale dovere del Sacerdote.
      • 2. Le ore canoniche.
      • 3. Nella recita è richiesta e raccomandata.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Iniziando l’ufficio divino si dice.
      • 2. Molti Sacerdoti mettono le diverse intenzioni.
      • 3. Luogo opportunissimo per l’ufficio divino è la chiesa.
        
        
  • 47. ESORCISMI, ASSOLUZIONI, BENEDIZIONI (PB 5, 1941, 426-432)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Esorcismi.
      • 2. Gli esorcismi sono sacramentali.
      • 3. Negli esorcismi si esercita un vero potere.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Assoluzioni.
      • 2. Le aspersioni.
      • 3. L’assoluzione generale data in punto di morte.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Benedizioni.
      • 2. Vi è una grandissima varietà di benedizioni.
      • 3. Mediante la benedizione si chiede l’aiuto di Dio.
        
        
  • 48. PROCESSIONI, FUNZIONI, ESEQUIE (PB 5, 1941, 475-480)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Processioni.
      • 2. Vi sono le processioni latreutiche.
      • 3. Fin dai primi secoli della Chiesa.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Funzioni.
      • 2. Il canto liturgico.
      • 3. In principio gli organi e gli altri strumenti musicali.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Esequie.
      • 2. Il Sacerdote va alla casa del defunto.
      • 3. Si adoperino libri liturgici che abbiano anche la traduzione italiana.
        
        
  • 49. L’ORAZIONE (I) (PB 5, l941, 211-216)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Nella Scrittura si legge.
      • 2. L’orazione, dotata delle condizioni dovute, ha l’efficacia infallibile.
      • 3. L’orazione è utile in ogni circostanza.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. L’orazione agli adulti è certamente necessaria.
      • 2. Il Concilio di Trento.
      • 3. Dio non manca nelle cose necessarie.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. A tutti viene data la grazia dell’orazione.
      • 2. Qualche volta tentazioni prepotenti ci spingono al male.
      • 3. Esaminerò me stesso.
        
        
  • 50. L’ORAZIONE (II) (PB 5, 1941, 267-272)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. L’orazione mentale è elevazione della mente a Dio.
      • 2. Giova l’esempio dei santi.
      • 3. Tutto ciò che è nel mondo è concupiscenza.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Tre sono, secondo S Alfonso, le condizioni dell’orazione.
      • a. Il Maestro divino dice: «Abbiate fede in Dio».
      • 2. Si richiede inoltre l’umiltà.
      • 3. In terzo luogo nella preghiera si richiede la perseveranza.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. L’efficacia dell’orazione.
      • 2. Preghi il pastore per il gregge.
      • 3. L’orazione, da parte dell’oggetto.
        
        
  • 51. IL PADRE NOSTRO (I) (PB 5, 1941, 102-104)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Ma tu, quando vuoi pregare.
      • 2. Breve introduzione.
      • 3. Glorificando Dio, lo rendiamo propizio.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Prima domanda.
      • 2. Seconda domanda.
      • 3. Il pastore di anime prega ogni giorno.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Terza domanda.
      • 2.Il pastore ricordi le parole di Cristo.
      • 3. Il pastore stesso non sia guidato da vane parole.
        
        
  • 52. IL PADRE NOSTRO (II) (PB 5, 1941, 156-160)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Nella seconda parte del «Padre nostro».
      • 2. Il pane corporale.
      • 3. Il pane dello spirito è la verità rivelata.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. La quinta domanda.
      • 2. «Come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori» (Mt 6,12).
      • 3. Cristo apertamente dichiara.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. La sesta domanda.
      • 2. A satana viene data potestà sopra di noi per due motivi.
      • 3. La settima domanda.
        
        
  • 53. IL CULTO A MARIA SANTISSIMA (I) (PB 6, 1942, 91-96)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Lungo tutta la storia della Chiesa.
      • 2. La lunghezza del culto a Maria.
      • 3. La larghezza del culto.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. La sublimità del culto alla beata Vergine Maria.
      • 2. La profondità del culto tributato alla beata Vergine si conosce.
      • 3. Mi esaminerò diligentemente.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. La devozione a Maria Vergine è moralmente necessaria.
      • 2. S. Agostino insegna.
      • 3. Consideri dunque il pastore quale sia la via della salvezza.
        
        
  • 54. IL CULTO A MARIA SANTISSIMA (II) (PB 6, 1942, 330-336)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Il Rosario della beata Vergine Maria.
      • 2. Il motivo di ciò è da ricercarsi.
      • 3. Continuamente veneriamo perciò la santissima Genitrice di Dio.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Le feste della beata Vergine Maria.
      • 2. Per le grazie da chiedersi.
      • 3. Nella festa della beata Vergine Maria Regina degli Apostoli.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Seguendo l’esempio e l’insegnamento che ci dà la Chiesa cattolica.
      • 2. Nella festa della Maternità della beata Vergine Maria.
      • 3. L’imitazione.
        
        
  • 55. AVE, O STELLA DEL MARE! (PB 6, 1942, 286-288)
    • I. MEDITAZIONE
      • 1. Maria stella della nostra vita.
      • 2. O tu che tra i flutti del secolo.
      • 3. Ave, o stella del mare.
        
        
    • II. MEDITAZIONE
      • 1. Tu ricevendo quell’ave dalla bocca di Gabriele.
      • 2. Sciogli le catene ai peccatori.
      • 3. Non permettere, o Maria.
        
        
    • III. MEDITAZIONE
      • 1. Dimostra che sei madre.
      • 2. O Vergine singolare.
      • 3. Da’ a noi una vita santa.

---

Crediti

Fonte a stampa	Sac. Giacomo Alberione, "Sacerdote, ecco la tua meditazione", Verità – Virtù – Grazia, Nuova Edizione corretta dall'Autore Versione dal latino, con citazioni, note e indici, a cura del Sac. Giuseppe Barbéro ssp., EDIZIONI PAOLINE, Alba 1974 © 1975 Casa Generalizia della Pia Società di San Paolo
Fonte della trascrizione elettronica	Centro di Spiritualità Paolina
Marcatura ETML	CSP
Note editoriali	Per meglio evidenziare la struttura dell’opera, sono stati messi in risalto e in riga separata, pur senza scorporarli dal testo, i titoli di sottoparagrafi, già implicitamente presenti nello sviluppo del discorso.

---

IntraText® (V89) Copyright 1996-2007 EuloTech SRL
[2007 06 04]