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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - I IntraText CT - Lettura del testo |
1.o Il Figlio di Dio si incarnò per restaurare tutto quello che il peccato aveva rovinato. La restaurazione avvenne per mezzo degli esempi, della predicazione, della grazia.
Restaurò l’individuo con l’esempio e l’insegnamento di una vita perfetta; restaurò la famiglia esercitando le virtù domestiche nella più santa famiglia; restaurò la società civile con i principii evangelici per una onesta vita sociale e col mostrarsi il più perfetto cittadino. Agli esempi ed all’insegnamento aggiunse la grazia.
Consideriamo lo spirito di povertà di Gesù Cristo. Fu una povertà volontaria. Dice S. Paolo: «Essendo ricco si è fatto povero» (2 Cor. 8, 9). Egli è il creatore dell’oro e dell’argento che ha nascosti nelle viscere della terra. Egli, durante la vita pubblica cambiò l’acqua in vino; sfamò le moltitudini moltiplicando il pane e i pesci... Poteva, dunque, provvedere agiatezza e ricchezza a Sé ed alla famiglia Sua. Egli è il datore dei beni ai ricchi: «la benedizione del Signore fa i ricchi» (Prov. 10, 22).
Comprendiamo che le preferenze del Signore sono per la vita povera anche negli effetti.