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Giacomo Alberione, SSP
Brevi meditazioni - II

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(252)     LA PENITENZA – IX

 

     1.o La confessione frequente è mezzo utilissimo per emendare i difetti ed accrescere la grazia. Al Clero ed ai Religiosi la Chiesa chiede la confessione settimanale. Alle anime pie che intendono davvero progredire nella virtù, i libri di ascetica, i predicatori e i confessori consigliano unanimemente uguale frequenza.

     Chi si confessa ed è già in istato di grazia, accuserà peccati veniali, ovvero peccati della vita passata. Con questo mezzo previene e si assicura da cadute gravi. Per due ragioni: da una parte il Sacramento all'anima come un diritto presso Dio a grazie attuali ed una speciale forza ad evitare anche le piccole cadute. Inoltre il detestare le venialità ed i peccati passati, pure già rimessi, è sempre unito al desiderio ed al proposito di evitarli per l'avvenire, usando i mezzi necessari. Vi furono santi che si confessavano due volte per settimana ed anche ogni giorno.

 

    




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