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Giacomo Alberione, SSP
Brevi meditazioni - II

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2.o Questa preghiera piace a Dio. Infatti Gli reca più gloria che il pregare soltanto con lo spirito, o con lo spirito e la voce. È tutto l'uomo che supplica nella preghiera vitale; e con fatica maggiore; quindi con maggiore carità.

     I santi Sacerdoti costantemente lavorarono per la conversione degli infedeli, per la conversione dei peccatori, per la perseveranza dei giusti, con il fine della gloria di Dio e la salvezza delle anime: e le loro fatiche furono benedette. S. Cipriano scrive: ll Signore che nel giorno del giudizio premierà le opere buone e le elemosine, anche in questa vita esaudisce chi opera e prega. Così S. Raffaele guarì Tobia che sempre pregava e sempre compiva opere di carità. S. Raffaele disse infatti a Tobia: Buona è la preghiera con il digiuno, così è meglio l'elemosina che accumulare denaro. Quando pregavi con lacrime e seppellivi morti e tralasciavi il pranzo e nascondevi di giorno in casa tua i cadaveri per seppellirli di notte, io presentava al Signore la tua preghiera.

     Chi fa il bene ascolta Dio; merita a sua volta di essere ascoltato da Dio. S.Giovanni Crisostomo esorta sempre i fedeli che alla preghiera

 


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aggiungano qualche sacrifizio; e in particolare vuole che nelle famiglie vi sia un sacchettino in cui si mettano le offerte per i poveri quando si vuol impegnare Dio a concedere qualche grazia.

 

    




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