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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - II IntraText CT - Lettura del testo |
(294) DOMENICA IV DOPO L’EPIFANIA
1.o Vi sono tempeste sul mare per il soffiare dei venti; vi sono tempeste nella Chiesa per le persecuzioni cui va esposta; vi sono tempeste nell’anima per le tentazioni che si ripetono. Sempre il ricorso umile e costante a Gesù Cristo è conforto, aiuto, apportatore di pace. La tempesta sedata, come vien raccontato nel Vangelo odierno ce ne persuade. «Essendo Gesù montato in una barca, lo seguirono i suoi discepoli. Ed ecco sollevarsi in mare una burrasca tale che la barca era coperta dalle onde. Ma Gesù dormiva. E gli si accostarono i discepoli e lo svegliarono Gridando: Signore, salvaci: siamo perduti. E Gesù disse loro: Perché temete, gente di poca fede? E alzatosi, comandò ai venti e al mare e si fece gran bonaccia. E quella gente ne resto ammirata, e diceva: Chi è mai costui cui ubbidiscono il vento e il mare?».