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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - II IntraText CT - Lettura del testo |
2.o Nel Vangelo Gesù Cristo dice agli Apostoli: «Ancora un poco e non mi vedrete più: e di nuovo un altro poco, e mi rivedrete, perché io vo' al Padre. Dissero perciò tra loro alcuni dei Suoi discepoli: Che significa ciò che Egli dice. Ancora un poco e non mi vedrete più: e di poi un altro poco, e mi rivedrete, perché vado al Padre? Che cosa significa questo «poco» di cui parla? Non intendiamo quel che Egli dica. Conobbe pertanto Gesù che bramavano d’interrogarlo, e disse loro: Voi andate investigando tra di voi perché io abbia detto: Ancora un poco, e mi rivedrete. In verità, in verità vi dico, che voi piangerete e gemerete, laddove il mondo godrà; voi sarete bensì oppressi dalla tristezza, ma questa si cangerà in gaudio. La donna, allorché partorisce, è triste, perché è giunto il suo tempo: quando poi ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell'affanno a motivo dell'allegrezza, perché è nato al mondo un uomo. Anche voi siete adesso nella tristezza, ma vi vedrò di bel nuovo e gioirà il vostro cuore,
e nessuno vi toglierà il vostro gaudio» (Jo. 16, 16-22).
S. Agostino spiega: «Quando Gesù dice: Ancora un poco e non mi vedrete più, si rivolge a coloro che allora Lo vedevano corporalmente presente; e dice loro che doveva scomparire dai loro occhi, per salire al Padre. Questo, però, durerà poco; poi Lo rivedranno dinuovo Giudice e premio eterno. Dice «un poco», perché di fronte all'eternità un tempo, anche lungo, è sempre di breve durata».