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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - II IntraText CT - Lettura del testo |
2.o Anche molto chiara è l'Epistola che ci parla dell'ingratitudine degli Ebrei caduti nell’idolatria nel deserto; dove adoravano il vitello d’oro.
«Fratelli: non bramiamo le cose cattive che quelli (i Giudei) desideravano. né siate idolatri così come alcuni di loro, dei quali è stato scritto: Il popolo si assise per mangiare e bere e si alzò per tripudiare. né fornichiamo come alcuni di loro fecero, e in uno stesso giorno ne caddero ventitremila. Non tentiamo il Signore come alcuni di loro, i quali perirono vittime dei serpenti.
Non mormorate, come alcuni di essi mormorarono e perirono per opera dello sterminatore. Tutte queste cose, del resto, accaddero loro per servire di esempio e sono state scritte per mettere in guardia noi, che siamo venuti alla fine dei tempi. Così chi pensa di star dritto, guardi di non cadere. Non vi è sopravvenuta mai alcuna tentazione maggiore delle vostre forze: Dio è fedele e non sopporterà che voi siate tentati sopra le vostre forze, ma darà il mezzo, insieme con la tentazione, affinché voi possiate vincerla» (I Cor. 10, 6-13).