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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - II IntraText CT - Lettura del testo |
2.o L'Epistola della Messa dice: «In quei giorni: disse l’Angelo Raffaele a Tobia: Certo è bene tener nascosto il segreto del re; ma è però onorifico rilevare e pubblicare le opere di Dio. Buona cosa è la preghiera col digiuno, e l'elemosina val più dei monti di tesori d'oro, perché l'elemosina libera dalla morte, purifica dai peccati, fa trovare la misericordia e la vita eterna. Quelli che commettono il peccato e l'iniquità sono nemici della loro anima. Or dunque vi manifesto la verità, e non vi terrò più nascosto il segreto: quando tu pregavi tra le lacrime e seppellivi i morti, e, lasciando il tuo pranzo, di giorno nascondevi i morti in casa tua per seppellirli poi di notte, io presentai le tue preghiere al Signore. Ma siccome tu eri accetto a Dio, era necessario che la tentazione ti provasse.
Ed ora il Signore mi ha mandato a guarirti, e a liberare dal demonio Sara sposa del tuo figlio. Io sono l'Angelo Raffaele, uno dei sette che stiamo davanti al Signore».
Questo concorda con l'insegnamento del Vangelo:
«In quel tempo: Essendo una festa dei Giudei, Gesù andò a Gerusalemme. Or in Gerusalemme vi è la piscina probatica, in ebraico: Betsaida, la quale ha cinque portici.
In questa giaceva gran quantità d'infermi, ciechi, zoppi, paralitici ad aspettare il moto dell’acqua. Un angelo del Signore, infatti, scendeva ogni tanto nella piscina e 1’acqua ne era agitata. E chi per primo vi si tuffava dopo il moto dell'acqua, guariva da qualunque malattia fosse oppresso».