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Giacomo Alberione
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Che cos’è la cura d’anime? – «È l’azione di Gesù Cristo e della sua Chiesa, esercitata dal sacerdozio, per la salvezza delle anime». È quello stesso ministero che un giorno esercitò il Figliuolo di Dio, fatto uomo, per dare la vita spirituale alle anime: Veni ut vitam habeant et abundantius habeant.9 Ed ora quest’occupazione da Gesù Cristo venne lasciata in eredità a noi suoi ministri: Sicut misit me Pater et ego mitto vos...10 Essa mira a far sì che il pensiero umano, la scienza, la filosofia ecc. siano cristiani: essa mira a far cristiani il cuore, gli affetti, la volontà, le parole, le opere tutte dell’uomo: tutto vuol innalzare e santificare... E perché? Per tutti condurre al posto per ciascuno preparato in cielo: Vado parare vobis locum.11 – Di qui: l’azione pastorale ha per iscopo di far vivere negli uomini il cristianesimo. Ed il cristianesimo, lo si sente oggi ripetere da tutti in teoria, ma da pochi lo si traduce in pratica,12 è una vita. Non è un complesso di cerimonie, di atti esterni, di inchini ecc...; il cristianesimo non è una veste che si indossa in certe solennità speciali di matrimonio, di battesimo, di sepoltura, come per compir l’apparato: è una vita. Esso prende l’uomo, lo integra, lo consacra quasi. Il sacerdote non


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potrà dirsi pago quando avrà in chiesa splendide funzioni, canti eseguiti appuntino, mille divozioni: non potrà dirsi pago delle comunioni annuali, del matrimonio fatto in chiesa, della sepoltura ecclesiastica: non potrà dirsi pago di certe parate, come sono i pellegrinaggi, le processioni, grande concorso ad udir una conferenza:13 non potrà dirsi pago che un certo numero d’anime si esauriscano in sdolcinature e concetti molto spirituali:... no: questi sono mezzi, se pure lo sono sempre: ma il fine è ben altro. Il fine è cambiare i pensieri da umani in cristiani, gli affetti da umani in cristiani, le opere da umane in cristiane. È necessario che l’uomo diventi cristiano non solo perché ha il battesimo, perché saluta il parroco, perché va qualche volta alla messa; ma che sia cristiano in famiglia e nella società. – Altrimenti? Si corre pericolo di scambiare i mezzi col fine; rendere quasi ridicola una religione, che è quanto di più nobile poteva insegnarci la Sapienza increata; far della religione una esteriorità che si cerca alcune volte per la circostanza, come si chiama la banda musicale in alcune solennità.




9 Cf. Gv 10,10: «Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».



10 Cf. Gv 20,21 (e Gv 5,30; 6,58): «Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi».



11 Cf. Gv 14,2: «Io vado a prepararvi un posto».



12 DA ha patria.



13 Oltre i concili, generali e particolari, e i sinodi diocesani propriamente detti, assemblee pubbliche e ufficiali, l’ordinamento ecclesiastico prevedeva altre riunioni periodiche del clero, meno pubbliche e solenni, a scopo consultivo e didattico professionale, quali le conferenze foraniali o vicariali e le conferenze episcopali.






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