Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Giacomo Alberione Donna associata IntraText CT - Lettura del testo |
La donna ancora è potente della sua posizione domestica e sociale: e questa vale a lei quanto il miglior punto strategico al capitano. Ella è più nella famiglia che non l’uomo, come figlia, sposa, madre. Ora quanto non può una figlia sull’animo dei genitori e su quello dei fratellini? Vi hanno intere famiglie allevate cristianamente da una sorella maggiore. E, non tenendo pure conto di questi casi, vi hanno tanti fatti, da far diventare la cosa come
ordinaria, in cui una buona figlia ritiene mille volte i genitori e più i fratelli da tanti eccessi: in cui una buona figlia istruisce nelle verità religiose in modo così naturale e delicato, da passare inavvertito, i suoi cari, piccoli e grandi: in cui una figlia di soda pietà sparge i profumi del proprio spirito tra le mura domestiche; in cui attira i parenti alla chiesa, alla parola di Dio, ai santi sacramenti; in cui induce soavemente tutti al parlare castigato, al vicendevole compatimento, all’amore del lavoro.
Si domandò un giorno ad una nobile zitella, sorella di un avvocato di grido, scapolo, perché ella avesse rifiutato la mano a tanti giovani buoni, ricchi, onorati... La zitella alzò gli occhi al cielo, poi li abbassò, si coperse il volto d’un lieve rossore e mormorò: «Ah! l’anima di mio fratello!...». Era la vittima che aveva sacrificato tutto per restare al fianco del fratello, per salvarlo! Ed aveva già fatto tanto!
La sposa poi, alla forza dell’affetto aggiungendo la libertà che le viene dall’essere la compagna del suo sposo, può ancora di più. Quante volte è per lei che si è compito il matrimonio religioso, è per lei che in casa si prega, è per lei che il marito si porta alla messa ed ai sacramenti!
Ed anche là dove non giunge più la voce del sacerdote; anche a quell’uomo che non pensa che al lavoro e ai guadagni; anche a quel
disonesto che non sogna che piaceri e passioni; anche a quell’infelice travagliato dalla febbre degli onori o dalla sete di vendetta; anche a costoro può sempre o quasi sempre giungere la voce d’un angelo: la voce dolce, insinuante, ascoltata d’una sposa. Quante volte si rinnova lo spettacolo di santa Cecilia5 che conduce il marito al sacerdote di Gesù!
Quante volte si ripete il fatto di Emilio Littré!6 Filosofo positivista, storico evoluzionista, senatore a vita, massone zelante, ricevette agli ultimi giorni della vita il santo battesimo. Il merito però della conversione, che meravigliò il mondo, fu della sposa e della figlia: l’ottennero col sacrificio, colla preghiera, coi servizi, con le parole dolci, con la medaglia della Vergine: argomenti più forti sul cuore che non la logica alla mente.
Oh quanti mariti, nell’eternità dovranno rendere giustizia alla loro benefattrice e dire: per la sposa sono salvo!
Infine la donna tocca l’apice della sua potenza quando è elevata alla dignità di madre: forza d’amore, libertà di parola, autorità divina sui figli si congiungono in lei. E chi forma l’anima dei figli è appunto la madre: il padre fa eseguire, ma la madre crea la coscienza dell’azione: il padre traccia come lo scheletro dell’educazione,7 ma la madre lo completa, lo vivifica: il padre agisce sul figlio presente, la madre anche sul figlio lontano dal
suo sguardo, sul figlio superstite alla di lei morte.
Montaigne8 e Smiles9 concordemente affermano: «La casa10 dipende siffattamente dalla donna da potersi e doversi asserire che la felicità o l’infelicità della casa medesima sono opera sua». E il De Maistre:11 «Sulle ginocchia della madre si forma ciò che il mondo ha di più grande: l’uomo».
Questa verità è di evidenza così chiara e di esperienza così ordinaria da non aver bisogno di dimostrazione. Il fatto di Coriolano12 che cede innanzi alla madre, se è vero, non è che uno degli infiniti episodi d’ogni giorno.
Quante volte si può ripetere ciò che disse sant’Ambrogio a santa Monica: È impossibile che si perda il figlio di tante lacrime!
Rimarrebbe ora a vedere quanto possa la donna per la sua posizione sociale. Ma, oltreché ciò appare già qualche poco da quanto si è detto sopra, si vedrà assai più chiaramente dalla seconda parte.