Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Giacomo Alberione Donna associata IntraText CT - Lettura del testo |
Alcuni laudatores temporis anteacti22 non finiscono di ricantare, in tutti i toni, i bei tempi della loro giovinezza o del medio evo: dipingendo coi colori più foschi l’epoca nostra. Il fatto però è questo: che ogni età porta con sé i suoi beni ed i suoi mali e che riesce difficilissimo stabilirvi un paragone giusto. Se oggi vi sono nuove forme di immoralità si è perché lo spirito del male si vale di tutti i portati
della civiltà, specialmente dello spirito odierno di associazione, organizzando il male. Meno inutili querimonie: notiamo invece che noi dobbiamo servirci di tutti i progressi moderni23 al bene, in modo particolare dell’associazione. E quante donne hanno compreso il loro tempo, fondando: leghe contro la bestemmia, il turpiloquio, l’alcoolismo, il giuoco, il duello, l’immoralità dei cinematografi, dei teatri, della moda, dei concorsi di bellezza, ecc. Di esse alcune sono locali, altre nazionali, altre internazionali, secondo lo scopo e le circostanze. In qualche luogo le donne, organizzando gruppi locali, non fecero che accettare in massima lo statuto generale: così è, per esempio, del duello; così è della Nuova crociata, che lotta contro l’alcoolismo ed ha il suo Consiglio centrale a Torino (Via Maria Vittoria, 42). In altri si sono formato uno statuto speciale, secondo i bisogni particolari. Va da sé che nella sua azione la lega può agire anche contro altre forme di immoralità connesse però col suo fine: così abbiamo veduto queste leghe agitarsi efficacemente pel riposo festivo, boicottare conferenze socialiste, promuovere battesimi dei neonati ed i funerali religiosi, protestare contro L’Asino,24 il veglione, il ballo, l’arte pornografica, contro libri di testo nelle scuole, le offese al papa, ecc.
Accanto a queste opere stanno altre, sorte
per opera di buone signore, ed anche di zelanti suore, per la riabilitazione delle cadute25 e delle carcerate. Sono specie di ricoveri, ove vengono accolte per dare loro, oltre le cure necessarie in tal caso, un’istruzione religiosa che valga a salvare da altri falli. Spesso si fa con soli Esercizi spirituali, qualche volta anche col dare loro lavoro e, dopo compiuto il periodo di riabilitazione, anche col procurare una posizione ed occupazione per l’avvenire. In alcune città si istituirono, coll’appoggio delle autorità, «laboratori femminili, scuole di istruzione ed educazione presso le carceri giudiziarie»: anzi poco tempo fa la Settimana sociale26 segnalava l’opera di alcune signore che, penetrando nelle prigioni, ne visitarono la infermeria, porgevano libri per lettura amena ed utile, facevano scuola ai detenuti.