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Giacomo Alberione, SSP Maria Regina degli Apostoli IntraText CT - Lettura del testo |
Nella sua vita predomina: la virtù dell'umiltà: l'episodio dell'annunciazione lo manifesta. Poi la virtù della carità: l'episodio della visita a S. Elisabetta lo dimostra. Poi l'amore a Dio:
il cantico «Magnificat» ne è una scintilla e la sua morte d'amore lo sigilla.
Vita di fede: per questo Elisabetta lo dichiarò beata: Beata quae credidisti.
Vita di obbedienza: amorosa e totale: «Ecco l'ancella del Signore; si faccia di me come tu hai detto».
Vita di lavoro; nella casetta di Nazaret fu la Donna forte, sollecita, delicatissima.
Vita di pazienza; poiché sette dolori grandi la provarono; l'ultimo, al Calvario, sorpassò ogni immaginazione.
E' la: «Sancta Virgo virginum, Mater purissima, Virgo prudentissima, Virgo elemens, Virgo fidelis, Speculum justitiae, Vas insigne devotionis»... Perché Maria è: «Regina Sanctorum omnium»6. Tutti precedette in ogni virtù, praticò da sola tutte le virtù che furono divise fra i Santi. Ne conobbe e praticò altre che i Santi, anche i più insigni, non conobbero e non praticarono.
Tutto poi, in una forma umana, in una pace inalterabile, in uno spirito di profonda religiosità; in una modestia, in una amabilità singolare, in una ritiratezza ed in un'umiltà sempre costante, silenziosa, gioiosa e amorosa. Una singolarità: una certa distinzione di tratto, che proveniva unicamente dalla santità dei pensieri, dalla sodezza delle virtù, dalle altissime aspirazioni.
L'esempio è una predica che ordinariamente si fa senza farla. E' una vita. S. Francesco di Sales insiste tanto perché ognuno si comporti santamente in privato, nella sua camera, nella solitudine, come se tutti lo vedessero. Egli faceva così. Per spiarlo furono praticati nella
parete della sua camera dei buchi, e fu constatato che realmente il suo comportamento era sempre quello tenuto in chiesa, in conversazione, a mensa con altri. Non basta nemmeno l'atto esterno virtuoso per edificare le anime. Occorre che proceda da convinzione e da amore interiore.
Un giorno, nel Giudizio universale, nella gran luce di Dio, tutti vedranno interamente quanto e come avremo operato. Ogni singola parola ed azione, come ogni singolo pensiero e sentimento del cuore. Perciò S. Bernardo diceva: Sii dappertutto te stesso. L'ipocrita un giorno si scopre ed è scoperto: poiché finirà per tradirsi. Chè, se anche riuscisse a dissimulare il vero, Dio penetra i cuori, tutto Gli è noto ed un giorno sarà noto, con immensa vergogna, anche a coloro cui si è nascosto o che furono ingannati.
Apparirà virtuoso chi lo è in realtà.