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Giacomo Alberione, SSP Maria Regina degli Apostoli IntraText CT - Lettura del testo |
Ecco Maria: alla vita contemplativa unisce la vita attiva! Alle delizie dell'unione mistica unisce le fatiche delle opere; alla preghiera aggiunge l'azione. «In quanto a me, dice San Paolo, ben volentieri sacrificherò il mio per le anime vostre: ego autem impendam et superimpendar ipse pro animabus vestris» (II Cor. 12, 15).
L'anima con la contemplazione, si nutre, ma con l'apostolato si dona: «Sicut maius est illuminare quam lucere solum; ita, maius est contemplata aliis tradere quam solum contemplare»1. Così S. Tommaso d'Aquino.
E qui conviene il pensiero del P. Matteo Crawley, l'apostolo della consacrazione delle famiglie al S. Cuore di Gesù. Esso si applica meravigliosamente a Maria: «L'Apostolo è un calice pieno fino all'orlo della grazia di Gesù
Cristo; la sovrabbondanza viene versata sulle anime. Il Cuore di Maria era pieno di Dio: lo versò su l'umanità travagliata dalla febbre dei vizi. L'eccellenza di questo ministero di Maria sta nel fatto che Ella provvide alla salute di tutti, senza detrimento, anzi con guadagno per l'anima sua. E' buona cosa portare la SS. Trinità nel cuore; ma migliore farne partecipe il prossimo. Il Sacerdote nella S. Messa è l'ideale: si nutre di Dio; poi, senza divisione di beni dà la pienezza di questo Dio in comunione a ciascuno dei fedeli».
Gesù Cristo, la Vergine, gli Apostoli hanno fatto una vita contemplativa ed attiva insieme; ed hanno, senza dubbio, scelto la via migliore.
S. Pier Crisologo dice: «Avete udito, fratelli, come l'Angelo trattò con la donna la redenzione dell'uomo... E' perché un giorno il demonio trattò con Eva la sua rovina».
S. Tommaso dà la ragione di convenienza di questo Fiat di Maria: Si trattava di una specie di matrimonio spirituale fra la natura umana e la natura divina nell'unità di persona: Maria dava il consenso a nome dell'umanità.
Il Bossuet scrisse: «La Incarnazione del Verbo e la redenzione dell'uomo furono da Dio rimesse alla libera volontà di Maria. Sembrerebbe esagerato ! Piuttosto l'Angelo avrebbe dovuto annunziare il comando di Dio anziché chiederne ed aspettarne il consenso. Ma è lo stile di Dio! Egli ha dato all'uomo intelligenza e volontà. I comandamenti, i consigli, i doveri di stato non le sopprimono; chiedono invece la libera cooperazione dell'uomo per salvarsi».
Così l'uomo può meritare e guadagnarsi il Paradiso.
Nota S. Ireneo: «Come Eva, per la disobbedienza, in cui trascinò anche Adamo, rovinò il mondo; così Maria SS. per il suo Fiat che attirò dal cielo il Figlio di Dio, salvò tutti gli uomini».
O fiat: sì! di grande gloria a Dio!
O fiat: sì! capace di distruggere il peccato, vincere il demonio e riaprire il cielo alle anime.
O fiat: sì! che apre il cielo e ne fa discendere il Figlio di Dio! si abbassa, si veste della umana natura, nasce per morire.
Tutti i beni di grazia, di santità, di verità, di gloria, passarono con Gesù Cristo per le mani di Maria. Tutto dobbiamo a Maria.
Maria fu la via tenuta da Dio per venire a noi; fu la Mediatrice, fu la Madre della grazia.
La Chiesa, usando le parole dell'Ecclesiastico (54, 25), canta di Maria: «Il Signore diede a Maria la benedizione per tutte le genti».
O fiat: sì! che costituisce il primo degli atti dell'apostolato di Maria! Introduce Dio Salvatore nel mondo. Quale apostolato! di lì in avanti la vita di Maria si può intitolare: «Atti (opere) dell'apostolato di Maria», ma qui vi è il primo; gli altri sono della stessa natura: «corredentivi».
Maria è l'Apostola! La Regina dell'apostolato, la Regina di ogni apostolo.
Questo fiat fu l'apostolato più perfetto, più conforme alla divina volontà, ispirato a grande amore e grande prudenza.
Maria metteva allora se stessa al servizio dell'umanità: Gioie sante, dolori, prove, spasimi, quali erano legati a questa missione: tutto accettava con la grande sua anima.
O fiat: sì! rivelatore dell'eroismo e dello spirito dell'apostolato, del cuore di Maria.