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Giacomo Alberione, SSP Maria Regina degli Apostoli IntraText CT - Lettura del testo |
Perciò dice S. Alfonso: «Come l'Eterno Padre non volle che il Suo Verbo divino divenisse Figlio di Maria prima che ella l'accettasse col suo espresso consenso, così non volle che Gesù sacrificasse la Sua vita per la salute degli uomini, senza che vi concorresse ancora il consenso di Maria; affinché insieme col sacrificio della vita del Figlio fosse anche sacrificato il cuore della Madre... Quindi Maria, per il grande merito che acquistò in questo immenso sacrificio che ella offrì a Dio per la salute del mondo, giustamente venne chiamata da S. Agostino la Riparatrice del genere umano... Dio dispose che Maria cooperasse alla nostra salute e così divenisse Madre delle nostre anime».
Sul Calvario si debbono contemplare due altari: l'uno è il corpo di Gesù; l'altro il cuore di Maria. Gesù immolava la propria carne, Maria immolava la propria anima.
Sono là Gesù e Maria: stanno strappando al demonio la sua preda per restituire a noi la grazia e il diritto al Paradiso. Ciascuno è nella sua posizione; ma l'opera è comune, le intenzioni comuni, il frutto comune. Quanto si è affondata la spada nell'anima di Maria! Oh Cuori santissimi di Gesù e di Maria, uniti nella stessa passione, noi Vi amiamo, Vi ringraziamo, ci associamo alle Vostre sofferenze, fateci più contemplatori del Vostro amore e del Vostro dolore nella S. Messa! E' lì il convegno delle anime apostoliche ogni mattina. Senza la S. Messa non vi è nulla; il sole è spento. Dalla Messa e con la Messa si ha tutto: calore, luce, vita. La
divozione della Messa significa accendere il sole spirituale per il mondo.
Così Dio amò il mondo che diede il Suo Figlio.
Così il Figlio amò il mondo, che diede Se stesso.
Cosi Maria amò il mondo, che diede il Figlio suo.