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Giacomo Alberione, SSP
Maria Regina degli Apostoli

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SANTA RIVOLUZIONE

 

          Maria, perché fu l'anima più interiore, fu anche l'Apostola del suo tempo. Quello era un tempo di profondissima rivoluzione: nientemeno la transizione tra il vecchio e il nuovo Testamento. Gesù Cristo compì la più grande rivoluzione sociale, spirituale, religiosa, legale, morale In tutti i campi e settori operò come al tempio quando, dato di piglio alle funi, cacciò tutti quei profanatori. Maria Lo seguì. Cooperò. La Sinagoga tramontava; nel Cenacolo, con Maria, nasceva la Chiesa, figlia di Maria. La predicazione del Divino Suo Figlio aboliva la Legge, il culto rivelava misteri inauditi, preannunziava una nuova Religione con Ministri, Sacramenti, Legislazione sua. Maria vi prendeva la parte riservata alla Maestra, Modello, Regina degli Apostoli; alla Madre di Gesù, alla Corredentrice, alla Mediatrice... in poche parole: Gesù l'Apostolo; Maria l'Apostola.

          Sante audacie nella forma più umile e più forte. Santa speranza contro ogni umana previsione. Amore più forte della morte: Donna forte, Apostola forte.

          Sorgano i cattolici, perché salgono le acque putride del mare e minacciano di sommergere ogni istituzione, ogni verità santa!

          Il Roschini, stimato scrittore di Mariologia, si domanda: «Seguì la Vergine SS. il suo Divin Figlio nelle varie peregrinazioni apostoliche? II Vangelo non risponde nulla almeno espressamente. La risposta comune, però, e meglio fondata, è che Maria abbia seguito, ordinariamente, il suo Divin Figlio nelle varie peregrinazioni

 


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apostoliche, attraverso la Galilea, la Giudea, la Transgiordania, ecc»; e porta le varie ragioni a conferma. Le «molte donne» che seguivano il Maestro Divino secondo ogni probabilità «dovevano raggrupparsi istintivamente attorno a Maria, come gli Apostoli e i Discepoli attorno a Gesù». «Non era forse Maria la indivisibile Compagna di Gesù?» «Ella seguiva Gesù non come Madre ufficialmente, ma come tutte le altre Pie Donne, come l'ultima di esse per ascoltarLo e per servirLo, nascondendosi più che fosse stato possibile tra la folla, onde evitare di attirare sopra di gli sguardi della moltitudine e far sì che Gesù solo emergesse, mentr'Ella rimaneva nell'ombra. Del resto il suo contegno modesto, la sua delicata finezza, il suo parlare sobrio, il suo amore per il nascondimento, la sua passione per il sacrificio servivano non poco a rafforzare, specialmente nel gruppo delle Pie Donne che seguivano Gesù, i mirabili effetti della divina Parola».

          La vita di Maria doveva apparire a tutti come l'eco fedele della parola di Cristo, il Vangelo in atto. Seguì dunque la SS. Vergine, ordinariamente il suo Divin Figlio nei tre anni circa del Suo apostolato, condividendo, nei vari luoghi (a Betania, per esempio) la ospitalità accordata a Gesù. Tale è la sentenza di S. Epifanio (IV secolo) il quale scrisse «Maria fu la perpetua compagna di Cristo e non fu divisa dalla Sua compagnia». Divenne così anch'essa, nei limiti acconsentiti alla sua condizione, la Conquistatrice di anime, con l'apostolato della preghiera, dell'esempio, e della parola. Gesù agiva in pubblico; ed ella, come Cuore della Chiesanascosto ed

 


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attivoagiva in segreto. Ambedue votati al servizio dell'umanità. Del suo apostolato della parola è un bel saggio l'esortazione da lei rivolta ai servi nelle nozze di Cana: «Fate tutto quello ,che Egli vi dirà». Oltre il mirabile intervento di Maria alle nozze di Cana, nel Vangelo quattro volte soltanto viene fatta menzione di Maria durante la vita pubblica di Gesù (esclusa la Passione); due volte nel primo anno della medesima, e altre due volte verso l'ultimo. Ne ricordiamo due.

          Gesù aveva predicato (Lc. 8, 12): «Or vennero a trovarLo Sua madre ed i Suoi parenti; ma per la gran folla non potevano avvicinarsi a Lui; allora Gli riferirono: Tua Madre e i Tuoi parenti Ti vogliono parlare». E Gesù prende occasione per dire che Egli ha pure una famiglia spirituale; della quale sono membri quanti ascoltano e praticano la parola di Dio. Appartenere a questa famiglia, diventare membri di essa, è più meritorio ed onorifico che essere congiunti a Gesù Cristo con il vincolo del sangue.

          Altra volta una donna, avendo veduto i prodigi e udito la parola divina del Maestro, esclama in una devota gioia ed ammirazione per Lui e per la Madre: «Beato il seno che Ti ha portato e il petto che Ti ha nutrito»; ed Egli aggiunse: «Beati ancor più quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica». In questi due episodi si ricorda che Maria, oltre all'onore di essere Madre naturale, ebbe la fortuna ancor più grande: di udire e praticare la parola di Dio. Maria seguendo ordinariamente Gesù nella Sua predicazione, ebbe così una doppia esaltazione del suo Divin Figlio, mentre Questi elevava gli

 


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uditori tutti a desiderare l'immensa dignità di figli adottivi di Dio «quicumque fecerit voluntatem Patris mei, Qui in caelis est, ipse meus frater, et soror et mater est»1 (Mt. 12, 50). Il compiere la volontà di Dio ci rende fratelli e sorelle di Gesù Cristo. Ma l'apostolato costituisce padri e madri delle anime.

 

 




1 “Chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre”.






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