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Giacomo Alberione, SSP Maria Regina degli Apostoli IntraText CT - Lettura del testo |
Gesù promise agli Apostoli il Consolatore invisibile, e fu lo Spirito Santo.
Gesù lascia agli Apostoli la Consolatrice visibile ed è Maria.
Nel Sacerdote non sono disseccati gli affetti; nè il cuore è spento; ami Maria; troverà esuberanza di gioia, consolazione purissima e fecondissima che lo ricompenserà abbondantemente di quanto ha lasciato nella famiglia.
La donna è ministra della vita naturale; Eva infatti è la a madre dei viventi». Dio, nel Paradiso terrestre, dopo il peccato le annunziò che i figli sarebbero nati nel dolore. Ma annunziò pure che una donna sarebbe stata la ministra della vita soprannaturale. L'annunziò con tali parole, che sembrerebbe quasi che Essa fosse la principale operante: «Ipsa conteret caput tuum: Ella ti schiaccerà il capo» disse al serpente.
Sorgente della grazia e della vita rimane solo e sempre Dio; Maria la Ministra. Ed è così che Ella dà a noi Gesù, ne è la dolce corredentrice; e dal Cielo è Dispensiera della grazia che è la vita. Si possono chiarire le parole
per la nostra povera intelligenza: «Ipsa, per Ipsum, conteret caput tuum»2.
Sul Calvario, per mezzo del Figlio, schiaccia la testa al serpente.
I Santi Padri paragonarono l'unione tra il Verbo Divino e la SS. Vergine all'unione del marito con la moglie; chiamano qualche volta Maria «Sponsa Verbi, la Sposa del Verbo»; oppure: «Sposa del Verbo Incarnato». Sant'Ireneo e S. Giustino basano le loro espressioni sopra le relazioni tra Adamo e Cristo, Eva e Maria.
Il Dott. Scheeben spiega dicendo che Maria da una parte, come Madre, diede il corpo e il sangue a Gesù Cristo, ma poi si unì e cooperò con Gesù Cristo, per acquistare, con la sofferenza, la vita della grazia alle anime; e per condividere aspirazioni, interessi, vita e missione col suo Gesù. Cosicché Gesù e Maria compirono, pure con diverso ufficio, una identica missione. Gesù e Maria amarono sempre con particolare affetto i Sacerdoti e le anime apostoliche che condividono la loro stessa missione salvatrice. Si capiscono meglio le relazioni tra Maria e Gesù Cristo Sommo Sacerdote e il Sacerdote da questa preghiera di Mons. Morganti, Arcivescovo di Ravenna, a Maria:
«O Maria, Madre di misericordia, Madre e Figlia di Colui che è Padre delle misericordie, e Dio di ogni consolazione, Dispensiera dei tesori del Figlio tuo, Ministra di Dio, Madre del Sommo Sacerdote Cristo, e tu stessa Sacerdote insieme ed Altare, Tempio immacolato del Verbo di Dio, Maestra degli Apostoli e dei Discepoli di Cristo, proteggi il Sommo Pontefice, intercedi per noi e per i nostri Sacerdoti,
affinché il Sommo Sacerdote Cristo Gesù, purifichi i nostri cuori e possiamo così accostarci degnamente e piamente alla sacra Sua mensa.
«O Vergine immacolata che non solo ci hai dato il Pane del Cielo, Cristo a remissione del peccato, ma tu stessa sei Vittima accettissima a Dio immolata e Gloria del Sacerdozio e che, per testimonianza del beatissimo tuo Servo San Antonino, quantunque non rivestita del Sacramento dell'Ordine, fosti tuttavia ripiena di ogni dignità e grazia che tal Sacramento conferisce; dal che con ragione ti si dà il titolo di Vergine e Sacerdote. Deh! Riguarda pietosa noi i Sacerdoti del Figlio tuo; ci salva; ci purifica e ci santifica, affinché possiamo santamente partecipare ai tesori ineffabili dei Sacramenti e meritare il conseguimento dell'eterna salute delle anime nostre. Così sia.
O Madre di misericordia, prega per noi.
O Madre dell'Eterno Sacerdote, prega per noi».