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Giacomo Alberione, SSP Maria Regina degli Apostoli IntraText CT - Lettura del testo |
Date una Madre agli uomini, o apostoli di Gesù Cristo; siate Sacerdoti o laici, religiosi o fedeli, od anche soltanto uomini di retto sentire. Gli uomini hanno rotte le relazioni con Dio, ne hanno provocato la giustizia, si sono allontanati per le tortuose vie dell'errore e del male e della idolatria. Quanto gemono e come camminano ciecamente verso l'inferno! Date a questi figli una madre amorosa che li richiami, che sia mediatrice tra loro e il Padre irato, che illumini, consoli, riconcilii... Una madre, insomma. E' fare come fece il Maestro Gesù. Quando la perversità degli uomini era giunta al colmo ed aveva consumato il deicidio, quando nel Tempio di Dio era entrata l'abbominazione della desolazione, quando, percosso il Pastore, il gregge di Cristo era tutto, Apostoli e fedeli, disperso... Gesù Cristo
offrì la speranza, la salvezza, la Madre: «Giovanni ecco tua Madre». Da quel giorno l'umanità non fu orfana. Gli Apostoli si rianimarono; invocato con Maria, lo Spirito Santo discese, la Chiesa si stabilì sotto la bandiera di Maria che precede e nel nome di Gesù Cristo Via, Verità e Vita, si stabilì ovunque.
Soccorrete l'umanità; datele per madre Maria. Fate come Gesù Cristo fece: l'apostolato Mariano.
E' il supremo ricordo ed esempio di Gesù Cristo: l'apostolato Mariano. Tutto già aveva dato; aveva offerto tutti gli aiuti: dottrina, esempi, Chiesa, Sacramenti, Sangue... Mancava ancora chi, con intelligenza e cuore di Madre, conducesse questi figli alla ricca mensa, la fonte della grazia, al Consolatore, al Maestro: Ecco scelta Maria. Crederemmo noi di far meglio e trovare vie più sicure di Gesù Cristo? Molti precetti, consigli, vie, metodi, ecc., si indicano... invece si dia meglio la Vergine come Madre e si tenga la strada della carità di Cristo.
E' il gran rimedio. Se disperate di tutto, se vi vedete deboli dinanzi al potere dell'inferno, se ovunque è ostinazione, se anche il cielo sembra chiuso ai vostri gemiti... nulla è perduto, rimane l'ultima, ma sicura speranza: Maria, Madre nostra. Perché? E' suo ufficio portare Gesù. Ove entra la Madre, seguirà il Figlio Quando spunta l'aurora, sorgerà presto il sole. Gesù è «flos Matris Virginis», «Fructus benedictus ventris tui»1.
E' la grande Madre. – L'amore di tutte le madri messo insieme, costituirebbe un grande
fuoco: ma l'amore di Maria per ciascuno dei suoi figli, ancora lo supera. Lo ha acceso Gesù Cristo dalla Croce. Ella è la causa della nostra letizia, il rifugio dei peccatori, la Consolatrice degli afflitti, l'aiuto dei cristiani, la sede della Sapienza, la Madre del buon consiglio, la Madre amabile; ella si occupa di tutti e di ciascuno come, godendo tu del sole, nulla ne togli al tuo fratello. «Non est qui se abscondat a calore eius»2. Ella può mettere in moto insperati mezzi; il suo potere è illimitato come è illimitato il suo amore; sul cuore di Dio e su tutte le creature.
«Rifugiamoci spesso sotto il manto di Maria Nostra Signora, secondo l'esempio dei Dottori e dei Padri della Chiesa; invochiamola Madre di Gesù Cristo e nostra; diciamole tutti con gran cuore: Maria, dimostra di essere la nostra Madre; accolga le nostre preghiere quel Gesù che volle essere tuo Figlio». Così Leone XIII.
La fede cristiana c’insegna ad onorare in Maria una doppia maternità; come c'invita ad onorare una doppia paternità in Dio. Vi è una maternità ed una paternità di natura: e così Dio è Padre rispetto al Suo Figlio unico: «Io oggi ti ho generato»; e Maria è Madre del Cristo suo Unigenito «dalla quale nacque Gesù». Vi è una paternità di adozione: Veniamo detti e realmente siamo figli adottivi di Dio; e una maternità spirituale: «Signore, che desti a noi per Madre la Tua Madre medesima», prega la Chiesa. Gesù Cristo è il primogenito fra molti fratelli» (Rom. 7, 29).