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Giacomo Alberione, SSP
Maria Regina degli Apostoli

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ALTA PIU’ CHE CREATURA

 

          La Vergine, perché Madre di Dio, appartiene all'ordine ipostatico. La ragione vera ed essenziale, dello speciale culto di iperdulia che si alla madre di Dio, non è la grande santità di Maria, ma la diversa santità; cioè la Maternità

 


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divina, frutto della diversa e speciale santità sua. Si venera in Maria non soltanto la Santa (al modo con cui si dice «il Santo tale»); si venera soltanto la Madre di Dio, ma, insieme, e la Santa e la Madre di Dio.

          Questa grazia speciale e diversa, ha reso Maria degna Madre del Cristo, e degna Madre degli uomini, membra di Cristo.

          Questa grazia in Maria era piena, cioè sufficiente ed abbondante per compiere il suo ufficio di Madre di Dio; ed ancora per compiere l'ufficio di Madre degli uomini: «Dall'eccesso della vera pienezza in tutti ella ha versato e versa».

          Prima la vita di Maria era unita a quella di Gesù; ora è unita a quella della di lui opera, la comunità dei fedeli.

          Dalla Pentecoste si crearono nuove relazioni tra Maria e gli Apostoli, i Sacerdoti, i Vescovi, i Papi di ogni tempo. Maria è talmente associata alla propagazione ed alla vita della Chiesa che questa potrà sempre contare su di lei.

          Ai Ministri della Chiesa, come ai singoli fedeli Maria dona sempre il medesimo consiglio; l'unico che il Vangelo registra come uscito dalle sue labbra, ma che basta per la vita e per l'apostolato. Lo diede ai servi a Cana: «Fate tutto quello che vi dirà».

          Questa nuova missione di Maria riguardante il Corpo mistico di Gesù Cristo, è indicata nello ufficio della Regina Apostolorum: «Nella Pentecoste, Maria viene riempita dei doni dello Spirito Santo in tale misura da poterne distribuire in abbondanza a tutti».

          Si dice anzi che a Maria fu data la pienezza

 


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di tutti i doni che furono suddivisi agli Apostoli. S. Tommaso d’Aquino ha un profondo commento sopra il «Gratia plena» dell’Ave Maria. Dice che in tre sensi può essere considerata la pienezza: Primo: piena per schivare il peccato e praticare la virtù. Secondo: piena in relazione all’ufficio di Madre di Gesù Cristo. Terzo: piena in relazione alla distribuzione da compiere per tutti gli uomini (S. T. 39, 27 a. 5, ad. 1). Ed aggiunge altrove che Maria, per la sua unione con Dio, ebbe tale pienezza da poterne partecipare a tutto il mondo. Questo ella lo compie da quando divenne Madre spirituale di tutti gli uomini. Specialmente poi dalla sua gloriosa assunzione. Ella è Madre di tutti, ma specialmente degli Apostoli.

 

 




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