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Giacomo Alberione, SSP
Maria Regina degli Apostoli

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REGALITA' DI MARIA

 

          Maria nelle Litanie è chiamata Regina degli Angeli, per la sua intelligenza superiore a tutti; Regina dei Patriarchi, per la pietà superiore a tutti E' chiamata Regina dei Profeti, per il dono più eccelso di profezia; Regina degli Apostoli, per il suo zelo più ardente. E' chiamata Regina dei Martiri perché tutti li supera nella fortezza; Regina dei Confessori perché tutti li supera nella virtù; Regina dei Vergini perché tutti li supera in purezza E' chiamata Regina di tutti i Santi perché ebbe maggiore santità e pienezza di grazia e di gloria rispetto ad essi. E' un primato di grandezza e perfezione che Maria ha rispetto a ciascun Santo, a ciascuna categoria di Santi, ed a tutti i Santi assieme.

          La ragione è la Divina Maternità. Perché è Madre di Dio ha un'unione, una parentela speciale col Signore. E' la benedetta fra le donne;

 


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è in una posizione unica, più alta; è maggiormente congiunta a Dio. «L'uomo quanto più è unito a Dio, tanto più è santo», dice S. Tommaso. Maria, Madre di Dio supera perciò ogni apostolo.

 

          L'ufficio di Regina. – Per comprendere come si verifichi in Maria il suo potere di Regina occorre ripensare alla sua missione. Ella è «Coadiutrice, Compagna e Partecipe del Regno celeste perché fu compagna nella sofferenza a Gesù, per la salvezza degli uomini» (S. Alberto Magno). Gesù è Re perché morendo conquistò gli uomini; Maria è compagna del Regno perché, accompagnando Gesù nella passione, con Lui e per Lui pure li conquistò.

 

          Ora Gesù Cristo Re non fa nulla indipendentemente da Maria Regina. In questo modo la Beata Vergine diviene in qualche misura, partecipe nella pratica, dei tre poteri regali di Gesù Cristo: legislativo, giudiziale, esecutivo; i quali, per , spetterebbero soltanto al Re. E così avviene che Gesù Cristo stabilisce leggi, e per la propria Sua autorità ne comanda l'osservanza; ma la Vergine vi il suo assenso e confermandole ci ammonisce maternamente: «Fate quanto Gesù vi dirà» (Gv. 2, 15) E così l'apostolo, obbedendo a Maria, come a Madre e Regina, obbedisce veramente a Gesù. E' quello che avviene in una famiglia quando la madre fa suo ed inculca al figlio il comando dato dal padre come capo di casa.

          Gesù Cristo per l'autorità e il potere Suo giudica e pronunzia la sentenza Però se è una sentenza di misericordia come avviene nel

 


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premio dato all'apostolo, viene pronunziata con l'intervento misericordioso di Maria, anzi viene data propriamente per tale intervento di Maria. Che se invece è sentenza di castigo, Maria acconsente, essendo tale il divino volere.

          Ancora: Gesù Cristo eseguisce nel Suo potere la sentenza, pronunziata per la Sua autorità; ma anche qui vi è il consenso di Maria. Anzi un intervento diretto quando Gesù Cristo incorona l'apostolo. Così Maria, nella maniera sua propria, partecipa al regno come partecipò alla conquista di esso.

          In questa dottrina si fonda la schiavitù filiale, o servitù perfetta di Maria insegnata dal Santo Grignion de Monfort.

          Di più: Maria ha un onore e un potere sopra gli apostoli in quanto Madre di Gesù Cristo Re, e Sposa dello Spirito Santo. La gloria del Figlio si riflette sulla Madre; come per opposto i dolori del Figlio si riflettono su Maria. La vita, la infallibilità, la indefettibilità che lo Spirito Santo comunica alla Chiesa, passa per le mani di Maria. Tanto più che ella opera con Gesù Cristo e con lo Spirito Santo sopra ogni anima in grazia.

          Tutti ricevono da Maria; i voleri di Gesù Cristo sopra ognuno di noi, sono anche i desideri e voleri di Maria Santissima.

          Maria è potentissima nell'intercedere per tutti i Santi. E la sua intercessione è «una onnipotenza supplicante». E' immensamente superiore a tutti i Santi: per la sua dignità, per la sua universalità, per la sua necessità, per il suo modo di pregare; perché per Maria vi sono leggi di amore e di predilezione tutte sue proprie ed eccezionali.

 

 




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