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Sac. Giacomo Alberione, Primo Maestro della Pia Società San Paolo Oportet orare IntraText CT - Lettura del testo |
a) Riguardo il passato. Perché
noi dobbiamo piangere tante volte delle mancanze? Perché dobbiamo piangere la
prima mancanza, che fu causa di tutte le altre: la mancanza di preghiera. È
persino quasi inutile detestare il peccato, per es. di superbia, di avarizia,
di pigrizia, se non si detesta prima la causa, cioè la mancanza di preghiera.
Non è neppure vero il dolore quando non è efficace, cioè non va ai mezzi per
correggerci, quando non va fino
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a questo punto: io d'ora in avanti voglio pregare. Noi faremmo ridere il demonio – e lo abbiamo fatto ridere tante volte – col proporre senza prendere il mezzo necessario, indispensabile, la condizione sine qua non per osservare i propositi, che è la preghiera.
Considerando il passato possiamo quindi vedere la necessità degli Esercizi sulla preghiera. Ahi, funeste cadute! Ahi, trascuranza nello studio e nei doveri quotidiani! Ahi, disgrazie incontrate pei cattivi compagni! Ahi, debolezza per cui noi abbiamo tante volte trascurati i nostri doveri! Lo comprendiamo che dovremmo essere molto più avanti! E perché tutti gli anni ritorniamo a piangere quasi le stesse cose? e qualche volta si verifica anche disgraziatamente di essere ancora andati indietro? Il Maestro Gesù, il Maestro di preghiera non potrebbe rispondere: «Non potuisti una hora vigilare?»5.