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Sac. Giacomo Alberione, Primo Maestro della Pia Società San Paolo Oportet orare IntraText CT - Lettura del testo |
d) Seguire l'orario. L'orario costa un poco di mortificazione, ma senza mortificazione nulla di bene si compie. È necessario che noi mortifichiamo la nostra mente tenendola raccolta, il nostro cuore allontanando ogni sentimentalità, la nostra fantasia tenendola a freno. Mortificare i nostri sensi: gli occhi, l'udito, il gusto, l'odorato, il tatto; mortificarci nell'osservanza di quanto è prescritto nella giornata.
L'orario è così disposto da facilitare anche il frutto degli Esercizi. Seguiamolo attentamente.
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Gli Esercizi presenti saranno dunque sullo spirito di preghiera, sullo spirito di pietà. Sono destinati ad illuminarci sulla preghiera, ad inclinare la volontà a stare con Dio e a perfezionare le nostre orazioni. Ne abbiamo tanto bisogno, sia che ci riguardiamo come cristiani, sia che ci riguardiamo come religiosi o come sacerdoti. Ne abbiamo tanto bisogno sia pensando al passato, sia prevedendo il futuro.
I mezzi per farli bene sono: a) preghiera; b) meditare sull'orazione; c) migliorare le pratiche di pietà; d) osservare l'orario e il regolamento.
Ci benedica il Signore, ci assistano gli Angeli Custodi: «Angeli tui sancti habitent in ea»10, gli Angeli santi di Dio abitino in questa casa; «qui nos in pace custodiant»c, che allontanino tutte le suggestioni del demonio.
Certamente stassera e domani il demonio comincerà a mettere in molti cuori
un senso di disgusto, di scoraggiamento: questa sarà la prima tentazione.
Vigiliamo, perché il demonio è il grande nemico della preghiera. Ricordiamolo
subito da principio: non c'è cosa che disarmi il demonio quanto la preghiera.
Il diavolo
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è disposto a lasciarci fare tutti i propositi che vogliamo; ma non cesserà di tentarci contro l'orazione, perché è sicuro che anche i migliori propositi, fossero pure quelli di Pietro, se non c'è il «vigilate» e l' «orate» son inutili, sono come promesse di fanciulli che vogliono volare; sarebbero come la promessa di portare dieci quintali sulle spalle. Non stiamo a fare molti e grandi propositi; facciamone pochi, accompagnandoli però con la preghiera: Iddio farà che sia possibile quello che in realtà è superiore alle forze dell'uomo; cioè la vita sacerdotale, la vita religiosa, la perseveranza nel bene, la santificazione: «Apud homines hoc impossibile est: apud Deum autem omnia possibilia sunt»11, o meglio, ma che vuol dire sempre la stessa cosa: «Quae impossibilia sunt apud homines, possibilia sunt apud Deum»12.
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