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Sac. Giacomo Alberione, Primo Maestro della Pia Società San Paolo Oportet orare IntraText CT - Lettura del testo |
Giorno I
Meditazione I. — IL FINE DELL'UOMO E LA PREGHIERA
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Vanità delle vanità – disse l'Ecclesiaste – vanità delle vanità. Tutto è vanità. Qual vantaggio trae l'uomo da tutta la fatica in cui si affanna sotto il sole? Una generazione va e l'altra viene, ma la terra rimane sempre al suo posto... L'occhio non è sazio di vedere, l’orecchio non è mai pieno di sentire. Che è mai quello che fu? Quello che sarà. E quello che è stato fatto? Ciò che sarà fatto ancora. Non c'è nulla di nuovo sotto il sole. Di nessuna cosa si può dire: «Questa è nuova»: già fu nei secoli che ci precedettero. Delle cose di altri tempi non rimane memoria; ma neppure di ciò che sarà nell'avvenire resterà la memoria per quelli che verranno negli ultimi tempi... Ai miei occhi non rifiutai nulla di quanto desideravano, né vietai al mio cuore di godere ogni sorta di voluttà, e di deliziarsi nelle cose che io avevo preparate, credendo che questa fosse la mia sorte, di poter godere delle mie fatiche. Ma riflettendo a tutte le cose fatte dalle mie mani e alle fatiche nelle quali avevo inutilmente sudato, vidi in ogni cosa vanità ed afflizione di spirito, e che niente dura sotto il sole... Figlio mio, non cercar nulla di più: i libri si posson moltiplicare senza numero, il continuo studio affatica il corpo. Ascoltiamo tutti insieme la conclusione del discorso: Temi Dio ed osserva i suoi Comandamenti: questo è tutto l'uomo.
(Ecclesiaste, I, 2-4, 8-11; II, 10-11; XII, 12-13).
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Un genere di libri molto conveniente da leggersi in questo corso di Esercizi Spirituali, sarebbe quello che riguarda la santa Liturgia, specialmente una bella spiegazione della Santa Messa; affinché possiamo fare il confronto fra ciò che si richiede perché la nostra Messa sia veramente gradita a Dio e quello che noi in realtà facciamo; fra le disposizioni interiori di mente, di volontà, di cuore, di cerimonie e pronuncia che si richiedono, e quelle in realtà che abbiamo. In questo ci possono aiutare assai bene i libri che riguardano le cerimonie, la Liturgia, il senso liturgico che ha ogni Messa. Inoltre sono utili i libri che riguardano il Breviario, specialmente dal lato della pietà. È bene che in questi Esercizi ci facciamo grandi, profonde idee della Messa e del Breviario. La lettura dei salmi, ad es., considerati dal lato della pietà, quanto renderebbe più fruttuoso il divino Ufficio!
Inoltre torna utile tutto quello che riguarda la preghiera, che si divide
in sacramentaria, sacramentale ed orazione, la quale a sua volta può essere:
vocale, mentale e vitale. Il campo è estesissimo: certamente non esauriremo la
materia; non basta un corso di otto giorni di Esercizi Spirituali per
sviluppare l'argomento e le cose che si dovrebbero dire. Perciò
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è bene aiutarci con sante industrie e pie letture.
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Questa mattina, consideriamo il fine per cui siamo creati, vedremo:
1) quale sia il nostro fine; 2) in che cosa consista; 3) come prepararci.