Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Sac. Giacomo Alberione, Primo Maestro della Pia Società San Paolo
Oportet orare

IntraText CT - Lettura del testo
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

- 91 -


Meditazione II. — LA TIEPIDEZZA DELLA PREGHIERAGiorno I.

==============================

 

 

 

 

SACRA SCRITTURA

 

            All'Angelo della Chiesa di Efeso scrivi: ecco quanto dice Colui che tien nella destra le sette stelle e cammina in mezzo ai sette candelabri d'oro: So le tue opere e le tue fatiche e la tua pazienza e che non puoi sopportare i cattivi, e che hai messo alla prova coloro che si spacciano apostoli e non lo sono, e li hai trovati bugiardi, che sei paziente ed hai sofferto pel mio nome e non hai ceduto, ma ho contro di te che hai abbandonata la primiera tua carità. Ricordati dunque da quale altezza sei caduto e fai penitenza, e torna ad operare come prima, altrimenti, se non ti ravvedi, verrò da te e torrò dal suo posto il tuo candelabro. Hai però questo di buono, che odii le opere dei Nicolaiti, che odio anch'io. Chi ha orecchi ascolti quel che lo Spirito dice alle Chiese: Al vincitore io darò a mangiare dell'albero della vita che è in mezzo al Paradiso del mio Dio.

                                                    (Apoc. II, 1-7).

 

* * *

 

            La prima tentazione che il demonio muove ad un'anima è, ordinariamente, contro l'orazione. Se noi leggiamo il Diario Spirituale e gli scritti dei Dottori e dei Ss. Padri, veniamo



- 92 -


92

 

nella conclusione di dover cambiare in parte la nostra mentalità. Generalmente, ci si arma contro le tentazioni della purezza, dell'umiltà, della pigrizia, ecc., raramente invece ci prepariamo a vincere le tentazioni contro la preghiera. Eppure, sarebbero proprio le prime da allontanare, e per questo, dovremmo specialmente dire la preghiera: «Et ne nos inducas in tentationem. Sed libera nos a malo. Amen»1.

            Chi prega si salva; e il demonio, che non vuole che ci salviamo, cerca che lasciamo la preghiera. Chi prega molto si fa santo; e il demonio, che non vuole che ci facciamo santi, cerca di farci allontanare dalla preghiera.

            I sacerdoti che pregano, sono pieni di zelo vero, zelo efficace, zelo stabile; e il demonio, che è il nemico dello zelo, cerca che sotto ogni pretesto lasciamo un po' in disparte la preghiera, oppure la facciamo senza le disposizioni necessarie, perché la preghiera sia esaudita e salutare.

            Armiamoci contro questa tentazione. Ricordiamo che per la china si discende dapprima con ripugnanza e rimorso; poi precipitosamente e senza rimorso. Vigiliamo sul principio delle tentazioni.

 



- 93 -


93

 

* * *

 

            Meditiamo la tiepidezza nell'orazione. Vedremo: 1) che cosa sia la tiepidezza nella preghiera; 2) quali mali causi; 3) quali siano i rimedi.

 

           




1 Matth. VI, 13. “E non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.




Precedente - Successivo

Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

IntraText® (V89) Copyright 1996-2007 EuloTech SRL