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Sac. Giacomo Alberione, Primo Maestro della Pia Società San Paolo Oportet orare IntraText CT - Lettura del testo |
La virtù o l'abito della preghiera
La virtù o l'abito della preghiera è qualche cosa di molto più importante,
perché la virtù, l'abito è una ripetizione di atti frequenti, e per quanto
possibile, intensi. Vi sono anime che si rivolgono a Dio molto spesso durante
il giorno. Vi sono persone che trovano la loro delizia nel conversare con Dio.
Vi sono sacerdoti i quali non si restringono alle pratiche strettamente
prescritte. Ma e la meditazione, che fanno tanto volentieri; e la Messa, alla
quale premettono una lunga preparazione ed a cui fanno seguire un buon
ringraziamento; e le visite al SS. Sacramento, e le giaculatorie, e i Rosari
per loro riescono così spontanei, che piuttosto prolungano che diminuire.
Migliorano di giorno in giorno, in maniera che accrescono tutti i giorni il
loro fervore, non potrebbero fare a meno di pregare. Finché non hanno
comunicato con Dio, finché non hanno celebrato la Messa, finché non hanno
recitato
il Breviario, sembra loro che la giornata sia vuota, sembra loro di essere senza forze. Quello che sentono gli uomini che non hanno mangiato, in riguardo al corpo, essi provano in riguardo allo spirito.
Vi sono delle anime così affamate della santa Comunione, che non stanno bene nel giorno in cui non la ricevono: esse hanno l'abitudine di cibarsi di questo pane di vita, di sostentarsi di questo cibo celeste.
Ma lo spirito di preghiera è ancora sopra l'abito ed è un frutto di esso.