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Giacomo Alberione, SSP Sacerdote, ecco la tua meditazione IntraText CT - Lettura del testo |
[12] 2. Gesù fu nostra giustizia. «Non crediate che io sia venuto ad abolire la legge od i profeti; non sono venuto ad abolire, ma a completare... Chi dunque dichiarerà abrogato uno tra i più piccoli di questi comandamenti, ed insegnerà agli uomini a fare così, sarà considerato come il più piccolo nel regno dei cieli, chi invece li avrà osservati e li avrà insegnati sarà considerato grande nel regno dei cieli» (Mt 5,17.19).
L’osservanza dei comandamenti del Signore è il fondamento della vita cristiana, ed è sommo dovere dei
Sacerdoti. Il Sacerdote non è solo tenuto ad osservare i tre primi comandamenti, ma è anche tenuto ad ubbidire ai suoi superiori, ad amare i nemici, ad osservare la perfetta castità, ad avere la purità di mente e di cuore, a rispettare la fama ed i beni degli uomini, ad essere leale verso il prossimo, a pagare la giusta mercede agli operai, a dire la verità.
Qualche volta questi doveri non si osservano, ed allora il popolo si stupisce e si scandalizza nel vedere che il Sacerdote sia tanto avaro, tanto vendicativo, amante dei pranzi e del vino, mordace nelle parole anche riguardo ai suoi confratelli, e sleale.