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Giacomo Alberione, SSP Sacerdote, ecco la tua meditazione IntraText CT - Lettura del testo |
III. MEDITAZIONE
1. Ascolterò, crederò e metterò in pratica le parole di vita eterna.
[77] 1. In ginocchio, ascolterò, crederò e metterò in pratica le parole di vita eterna pronunziate da Cristo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli!” (Mt 5,3). Ecco le vere ricchezze che la tignuola non
consuma e che il tarlo non intacca: la povertà in spirito, che io abbraccio.
«Beati i miti, perché erediteranno la terra!» (Mt 5,5). Nella dolcezza e nella condiscendenza comporrò la mia vita pastorale. «Non spezzerà la canna fessa, non smorzerà il lucignolo fumigante,... non farà sentire la sua voce sulle piazze» (Is 42,3.2).
«Beati gli afflitti, perché saranno consolati!» (Mt 5,4). Pietro pianse amaramente. Al ladro che chiede perdono gli viene da Gesù promesso: «Oggi sarai in paradiso con me» (Lc 23,43).
«Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati!» (Mt 5,6). Sarò saziato dalla parola che esce dalla bocca di Dio, dal Pane eucaristico, dalla grazia e dalla santità di Cristo, dal cibo corporale.