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Giacomo Alberione, SSP Sacerdote, ecco la tua meditazione IntraText CT - Lettura del testo |
II. MEDITAZIONE
1. I benefizi particolari.
[99] 1. I benefizi particolari spingono maggiormente ad amare Dio; spesso però questi benefizi ci sono sconosciuti; li verremo a conoscere soltanto nell’eternità in modo completo, e solo allora sarà possibile ringraziare degnamente per averli avuti. «Qual ricompensa gli potremo dare? Vi può essere una cosa che uguagli i suoi benefizi?” (Tb 12,2). Bene S. Paolo dice: «O abisso delle ricchezze e della sapienza e della scienza di Dio; quanto sono incomprensibili i suoi disegni, imperscrutabili le sue vie? E chi ha conosciuto il pensiero del Signore? O chi gli ha dato consiglio? Ovvero chi per primo ha dato a lui, sicché gli si debba per questo il contraccambio? (Rm 11,33-35). Consideriamo tuttavia qualche cosa per sommi capi.
[100] Tre atti di misericordia Dio mi ha elargiti: Io sono nato nella religione del Nuovo Testamento, ossia nella religione di grazia e di amore; sono cresciuto in una regione cattolica; ho avuto genitori timorati di Dio; sono stato educato nello spirito cristiano dai genitori, dal parroco e dai maestri. Fin da fanciullo forse ho udito la voce di Dio che mi diceva: «Vattene... dalla tua casa paterna verso la regione che ti mostrerò. Io ti farò divenire una grande nazione» (Gn 12,1 s.). Così, in modo soave e forte, la luce e la verità divina mi condussero sul monte santo e nei tabernacoli di Dio, con l’ineffabile vocazione sacerdotale.
Il carattere sacerdotale mi stabilì nell’ufficio di insegnare, pascere e santificare i fedeli. Si dice di me, come di Cristo: «Tu sei sacerdote in eterno, a maniera di Melchisedec» ( Sl 109,4).
Il Signore mi ha amato e mi ha destinato alla celeste beatitudine nella porzione dell’eredità di Cristo. «Ma Dio che è ricco di misericordia, mosso dall’immensa carità, con cui ci ha amato, a noi, proprio quando eravamo morti per i peccati, ridiede la vita insieme con Cristo – è per grazia che siete stati salvati – e con lui ci risuscitò e ci fece sedere nei cieli in Cristo Gesù» (Ef 2,4-6).