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Giacomo Alberione, SSP Apostolato dell’edizione IntraText CT - Lettura del testo |
Dio sta al principio, nel corso ed al fine di ogni cosa: «Ego sum alpha, et omega».5
Alla fine ogni cosa sarà rinnovata: «Ecce ego nova facio omnia».6 «La creazione sta ansiosamente aspettando la rivelazione dei figli di Dio – dice San Paolo – e non soltanto le creature ma anche noi che abbiamo le primizie dello Spirito, anche noi sospiriamo dentro noi stessi aspettando l’adozione dei figli di Dio, la redenzione del nostro corpo, essendo noi salvati in speranza».7
Saremo glorificati in Gesù Cristo. Piacque infatti al Padre di restaurare tutto nel suo Figlio, che costituì erede di un regno universale.
L’uomo avrebbe dovuto farsi voce del creato per cantare a Dio. Egli invece «cum in honore esset, non intellexit»;8 non glorificò Dio come meritava, perciò Dio assunse il creato nella natura umana di Gesù Cristo, per unirla al Verbo divino. Allora al Padre celeste fu cantato un inno che è sopra ogni lode; un inno che è cantato dall’uomo ed ha il valore infinito della persona divina. Questo inno durerà in eterno. Si è iniziato a Betlemme, ebbe la massima espressione sul Calvario e assumerà nel giudizio universale un’armonia nuova, concorde, che non avrà fine. Il Figlio contempla il Padre, nel Figlio anche i giusti contempleranno il Padre. Il Figlio avrà un regno, ed i sudditi di tale regno saranno condotti al cospetto del Padre per glorificarlo in Gesù Cristo. Lo Spirito Santo, amore del Padre e del Figlio, sarà l’anima di questo regno felice.
Il fine di Dio nel creare sarà raggiunto e, diremmo, sorpassato, poiché sovrabbonda la grazia ove abbondò il peccato: Dio fa ciò che è di sua volontà in cielo e in terra.
Conclusione – Se l’apostolo scrittore vuole compiere opera di gloria di Dio utile a sé e alle anime, sia ben fondato non solo sopra la religione,
ma anche convinto dei tre principi esposti. Sia persona retta, osservante dei precetti naturali e di vita cristiana, si appoggi a Dio, lavori sotto l’occhio di Dio, miri a Dio e faccia serio oggetto di esame di coscienza ogni parola che esce dalla sua penna.