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Giacomo Alberione, SSP
Sacerdote, ecco la tua meditazione

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3. Il pastore non ha nessun altro motivo.

       [139]  3. Il pastore non ha nessun altro motivo di esistere e di godere di un beneficio materiale, se non a questo solo patto: cercare la salvezza delle anime. La salute delle anime è per lui la suprema legge; su questo assioma si basa tutta l’organizzazione della Chiesa. Bisogna fare come il Maestro Gesù, «che... amò e diede se stesso...” (Gt 2,20). Il programma è costituito dalle parole: «Figli carissimi» (Ef 5,1), e «Padre mio» (Mt 26,39). Infatti «la carità non ricerca il proprio interesse... tutto sopporta... tutto scusa...» (1Cr 13,5.7). Colui che ama non pensa al male, ma al bene: «Io conosco bene i disegni che ho fatti sopra di voi, dice il Signore, disegni di pace e non d’afflizione» (Gr 29,11). Costui desidera il bene a tutti, ha un modo di fare cordiale, parla in modo gradito ed affabile, è sempre pronto a perdonare, a scusare, ad aiutare. La carità sacerdotale prega e prepara le conversioni e riceve paternamente i peccatori, e dissimula il male, e sopporta gli ostinati e non dispera mai del loro ravvedimento. La carità pastorale esclude la negligenza, l’amor proprio, l’azione interessata. S. Paolo ricorda con dolore quei pastori i quali «cercano gli interessi personali e non quelli di Cristo» (Fl 2,21).

 

       [140]  La carità sacerdotale è forte nell’allontanare i mali dal gregge, e nel sostenere le avversità: «Né tengo la mia vita più di me» (At 20,24); «Io tutto sopporto per amore degli eletti» (2Tm 2,10). La carità sacerdotale è di animo grande e forte, nell’istruire e nel correggere, nel rimproverare e nell’incoraggiare, ad imitazione dei grandi pastori quali furono, ad esempio, Giovanni Crisostomo, Gregorio il Grande, Carlo Borromeo, Francesco di Sales ed altri.

       La carità sacerdotale si dirige a tutte le pecore, e tutte abbraccia; non le abbandona, anche se viene prima abbandonata. Perciò è sollecita che i bambini rinascano col battesimo e che i defunti entrino nella pace eterna;



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che i fanciulli siano per tempo ammessi alla prima comunione, e che i malati ed i moribondi siano con sollecitudine curati; che le scuole istruiscano gli adolescenti nello spirito cristiano, e che i vecchi diano buon esempio di vita virtuosa; che i matrimoni siano santi e che la morale professionale sia osservata; che le famiglie siano rette da spirito cristiano; che i figli ubbidiscano ai genitori, e che i genitori siano di edificazione ai figli nei discorsi e nella vita; che gli operai e gli agricoltori compiano il loro lavoro con pazienza e fedeltà, e che i ricchi si diportino verso di loro con giustizia e carità; che i padroni ed i sudditi si amino scambievolmente; che i poveri e gli afflitti vengano sollevati e consolati, e che tutti giungano a salvezza. «I sacerdoti che sono tra di voi li scongiuro io, sacerdote come loro, e testimone dei patimenti di Cristo... pascete il gregge di Dio che vi è affidato,... come sinceri modelli del gregge» (1Pt 5,1.2.3).

 




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