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Giacomo Alberione, SSP
Apostolato dell’edizione

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Capo IV

L’ADATTAMENTO AI LETTORI

L’unità di fine per tutti gli uomini richiede unità di mezzi per raggiungerlo: adesione alle verità di fede, pratica dei precetti morali e partecipazione ai mezzi di grazia, ossia adesione a tutto ciò che forma l’oggetto specifico della predicazione orale e scritta.

Tuttavia, la diversità dei soggetti circa il grado di cultura e di perfezione esige che queste stesse cose siano presentate in modo adatto e conveniente.

Ora, secondo queste differenze, i soggetti ai quali si rivolge l’apostolo scrittore, le anime, si possono classificare in tre grandi categorie: incipienti, proficienti e perfetti.

Incipienti in ordine all’apostolato della stampa,


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sono i bambini nella fede, cioè i fanciulli che muovono i primi passi nella vita cristiana: il popolo in generale, quello di cui intendeva parlare Sant’Agostino nel De catechizandis rudibus. A questi si debbono aggiungere quegli infedeli che vengono man mano ammaestrati dalla Chiesa nel suo cammino attraverso i luoghi e i tempi.

Proficienti sono gli adolescenti nel sapere, cioè gli studenti avviati allo stato ecclesiastico o ad una professione; i giovani e gli adulti di media cultura e di alta posizione sociale.

Perfetti, sono quegli ecclesiastici o laici che compiono studi profondi e completi sulla religione.




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