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Giacomo Alberione, SSP Sacerdote, ecco la tua meditazione IntraText CT - Lettura del testo |
2. Io sono veramente tua madre.
[203] 2. «Io sono veramente tua madre.; tu ti comporti come vero figlio mio?», ci dice Maria. Il figlio deve alla madre: amore ed ubbidienza.
Amore: dice infatti S. Bernardino da Siena: «Considerate profondamente con quanto affetto di devozione vuole che noi onoriamo Maria colui che pose in Maria la pienezza di ogni bene. Veneriamo Maria con tutte le fibre del nostro cuore, con tutti i nostri affetti dello spirito, con tutti i nostri voti». Beati quelli che amano Maria! Beati quelli che la servono, dice S. Bonaventura. Ella non si lascia mai vincere da noi in questa gara. Ci ricambia l’amore, e ci accresce sempre i benefizi che già ci ha elargiti. Il motivo viene così esposto da S. Pier Damiani: «So, o Signora, che sei amantissima, e ci ami di un amore invincibile»; «Sempre Maria con quelli che l’amano è più amante».
Il pastore che ama Maria, parla sempre delle sue glorie, sempre ne accresce il culto, sempre alimenta la sua devozione, e ciò compie sia nei privati consigli, sia nell’udire le confessioni, e sia nella predicazione della parola di Dio.
[204] Ubbidienza: Tutti quelli che sono soggetti a Dio, sono pure soggetti a Maria; tutti quelli che servono a Maria, servono pure a Gesù Cristo. Il Sacerdote di Maria è
Sacerdote di Gesù; per suo amore ama la vita povera, conserva la castità, coltiva l’ubbidienza e la carità. Il pastore di Maria, per amor suo, difende l’innocenza dei bambini e dei giovani, assiste i malati, aiuta i moribondi, agisce con sollecitudine pastorale.