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Giacomo Alberione, SSP Sacerdote, ecco la tua meditazione IntraText CT - Lettura del testo |
3. E mostraci dopo questo esilio Gesù.
[238] 3. «E mostraci dopo questo esilio Gesù., il frutto benedetto del ventre tuo». O Madre clementissima, è impossibile che perisca chi si è affidato a te; tu conduci i figli tuoi alla celeste patria, anzi gli stessi peccatori, purché ti siano devoti. O Maria, tu hai potere anche sul purgatorio, e visiti e liberi le anime colà detenute. Per te le pene del purgatorio si fanno più lievi e più brevi. Aprici dunque, o Maria, il paradiso, perché tu sei la porta del cielo.
«O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria». Certamente, o signora, quando ti rimiro, non scorgo in te altro che pietà; tu sei infatti divenuta Madre di Dio a causa dei miserabili, e ti fu affidato il compito di avere misericordia. Sembra che soltanto desideri di essere misericordiosa; tu recingi i miseri con la misericordia, per cui il peccatore non trova luogo più sicuro per nascondersi, se non nel tuo seno; ed ovunque vi è miseria, quivi accorre e soccorre la tua misericordia.
«Rendimi degno di lodarti, o Maria». Tra i doveri del pastore di anime, nessuno è più dolce che il lodare Maria. Rendi puri, perciò, o potentissima regina, il cuore mio e le mie labbra; affinché degnamente e con competenza, io lodi le tue virtù, i tuoi privilegi, la tua regalità, la tua ineffabile misericordia.