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Giacomo Alberione, SSP
Sacerdote, ecco la tua meditazione

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III. MEDITAZIONE

 

1. Esame di coscienza sui vizi che si oppongono alla fortezza.

       [339]  1. Esame di coscienza sui vizi che si oppongono alla fortezza: a) L’ignavia, vizio per difetto, rifugge dall’intraprendere ciò che si deve, per ricacciare il male. S. Agostino pregava: «Da’, o Signore, ciò che comandi, e comanda ciò che vuoi». La troppa timidezza impedisce spesso di fare il bene; il Signore infatti disse: «Non si turbi il vostro cuore» (Gv 14,1). b) La temerità, vizio per eccesso, intraprende ciò che un uomo prudente non oserebbe. In pratica è assai difficile determinare quando si devono seguire i consigli dettati dalla prudenza e quando invece quelli dettati dallo zelo. L’audacia si ha quando si confida troppo nelle proprie forze. c) Alla magnanimità si oppongono: la presunzione, l’ambizione, la pusillanimità; alla magnificenza si oppongono: la pignoleria e la profusione inutile, alla pazienza si oppongono: l’insensibilità o la viziosa indifferenza, e la impazienza, perché «La carità... tutto spera, tutto sopporta” (1Cr 13,4.7); alla perseveranza si oppongono tanto la pertinacia irragionevole, quanto l’incostanza e la mollezza, poiché «tutto io posso in colui che mi forza» (Fl 4,13).

 




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