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Giacomo Alberione, SSP Sacerdote, ecco la tua meditazione IntraText CT - Lettura del testo |
3. I miti possederanno la terra.
[383] 3. I miti possederanno la terra (cf Mt 5,5). Per terra qui si possono intendere tre cose, secondo gli esegeti. Primo: la terra del cuore, perché in pace sono i loro giorni ed i loro animi; realmente «Gode gran pace chi ama la tua legge» (Sl 118,165); «Le tendenze dello spirito (portano) alla vita e alla pace» (Rm 8,6); «Che il regno di Dio non consiste in cibo e bevanda, ma in giustizia e pace e gioia nello Spirito Santo» (Rm 14,17); e: «La pace di Dio, che sopravanza ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti» (Fl 4,7). In secondo luogo si possono intendere i cuori degli altri uomini, perché l’uomo pacifico si cattiva gli uomini e ne guadagna il cuore. Egli diventa seminatore di pace e salvatore: «Vi lascio la pace, vi dò la mia pace; ve la dò, non come la dà il mondo» (Gv 14,27); «Come sono belli i piedi di coloro che annunziano il bene!» (Rm 10,15). In terzo luogo si può intendere la terra dei viventi, ossia il cielo: «Ora, o Signore, tu lascia che il tuo servo se ne vada in pace, secondo la tua parola» (Lc 2,29); «Riposino in pace» (Ufficio dei defunti); «Ma essi godono pace» (Sp 3,3). Il mite è un uomo vittorioso di se stesso, e che ha trionfato di se stesso; facilmente trionferà
anche di tutti i suoi nemici: «Al vincitore darò nascosta manna» (Ap 2,17). «Colui che ama dà tutto per tutto, e possiede tutto nel tutto: perché si riposa soltanto in Uno più grande di tutto, ossia in Dio, dal quale ogni bene ha origine e procede» (Della Imitazione di Cristo, l. 3, c. 5, n. 4).