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Giacomo Alberione, SSP Sacerdote, ecco la tua meditazione IntraText CT - Lettura del testo |
2. La sterilità di questa ficaia ci è di ammonimento.
[390] 2. La sterilità di questa ficaia ci è di ammonimento per la sterilità delle opere nostre; è una tristissima immagine dell’anima che produce soltanto foglie e fiori, ossia si ferma ai vani desideri. Inoltre vi sono anime che producono frutti cattivi e dannosi, anche dopo aver ricevuto tante grazie da Dio; sono come alberi piantati nella vigna del Signore, e che già da tre, dieci e più anni, occupano inutilmente il terreno. Che sarà di costoro, se dopo tante prove di amore, non producessero frutto alcuno?
«O Signore Gesù Cristo, concedimi di produrre con fervore frutti di opere buone, e di perseverare in essi di continuo, affinché io, trovato senza frutto, non meriti di essere tagliato e gettato nel fuoco eterno” (Ludolfo di Sassonia). Quanto tu sarai felice, se con ragione Dio ti può rivolgere quelle parole che si leggono presso Isaia: «Tu sei il mio servo,... in te sarò glorificato” (Is 49,3). Sarai così, se veramente bramerai, con volontà sincera, la perfezione e la santità. «L’anima mia ha sete di Dio» (Sl 41,2). «Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio» (Mt 4,4). «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato» (Gv 4,34).