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Giacomo Alberione, SSP Sacerdote, ecco la tua meditazione IntraText CT - Lettura del testo |
II. MEDITAZIONE
1. Condizioni dello zelo.
[403] 1. Condizioni dello zelo. - Lo zelo deve essere soprannaturale: per l’origine, perché deve venire da Dio; per il fine, perché deve tendere a Dio; per i mezzi, perché deve appoggiarsi alla grazia. È il fiore della carità: «La carità è paziente,... non ricerca il proprio interesse, non si muove ad ira, non tiene conto dei torti ricevuti,... ma
si rallegra con la verità» (1Cr 13,4.5 s.). La pietà sacerdotale considera le anime con l’occhio dell’amore; il Sacerdote diventa ministro di salvezza per la gloria di Dio: «Io sono geloso di voi della gelosia stessa di Dio” (2Cor 11,2); «L’amore di Cristo ci sprona» (2Cor 5,14); «In tutto ci rendiamo commendevoli, come si conviene a ministri di Dio: con grande pazienza nelle tribolazioni, nelle necessità, nelle angustie;... con purezza, con scienza, con longanimità; con bontà, con opere di Spirito Santo, con carità sincera, con la parola di verità,... nella gloria e nell’ignominia, nella cattiva e nella buona riputazione... La nostra bocca si è aperta verso di voi o Corinti, il nostro cuore si è dilatato» (2Cr 6,4.6 s.8.11). Lo zelo che sgorga dall’avidità del danaro, dall’ambizione, dalla naturale affezione, non dura, né dà frutti per la vita eterna.