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Giacomo Alberione, SSP
Sacerdote, ecco la tua meditazione

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3. Persone che sogliono frequentare la casa canonica.

       [418]  3. Persone che sogliono frequentare la casa canonica. – Vengono i parrocchiani che richiedono l’opera del pastore; sempre il pastore riceva costoro prontamente e con bontà, e se può li accontenti. Si presenti sempre ai parrocchiani mettendosi a loro disposizione, in modo che essi vedano che per i loro affari il pastore volentieri lascia le cose sue, gli amici, ed anche talvolta tramanda la preghiera. Non permetta che i parrocchiani debbano richiamarlo più volte, od attenderlo a lungo. Non abbia accezione di persone.

       Vengono i miseri ed i poveri, e per costoro la casa parrocchiale deve presentarsi come fosse senza porte: essi devono sempre poter aver udienza col pastore: «I poveri... li avete sempre con voi» (Mt 26,11). Sono come i rappresentanti di Cristo, e se ricevono denaro, lo depositano presso la banca del cielo. Il tesoro del cielo è la mano del povero; ciò che essa riceve lo ripone in cielo, perché non abbia a perire sulla terra. La mano del povero è il gazofilacio di Cristo, poiché tutto quello che si al povero, lo si a Cristo. Da’ perciò, o uomo, terra al povero, per ricevere in cambio il cielo; da’ soldi, per ricevere cielo; da’ ai poveri, affinché venga poi restituito a te. Ogni cosa che avrai data al povero, la riavrai; ciò che non hai dato al povero, se lo prenderanno invece gli altri. Vi è in cielo una misericordia, alla quale si giunge attraverso le misericordie terrene (San Pietro Crisologo). Se si volesse porre un’iscrizione sulla casa del pastore di anime, questa dovrebbe essere la seguente: «Venite a me voi tutti che siete affaticati e stanchi, ed io vi darò completo riposo» (Mt 11,28).

       Vengono i confratelli Sacerdoti. Il pastore li riceva sempre con la faccia sorridente; eviti tuttavia la perdita del tempo, e si ricordi delle parole: «Praticate l’ospitalità gli uni verso gli altri, senza mormorazioni” (1Pt 4,9). Vengono donne e fanciulle. Non siano mai

 



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sospette: dice infatti S. Girolamo: «Tutti gli occhi ti guardano: la tua casa e il tuo modo di vivere sono poste come in una vetrina; siano perciò modelli di condotta pubblica». Quando la cosa lo consente, le donne si ricevano al confessionale; con esse si tenga sempre un linguaggio sostenuto e breve. Per esprimerci metaforicamente, il pastore, quando parla con fanciulle e donne anche pie, tema ed eviti, che il guadagno cessi, che ne sorga danno, che naufraghi ogni buona iniziativa.

       O Gesù maestro, che hai detto: «Siate adunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe» (Mt 10,16), perdonami le mie imprudenze e concedimi di unire la prudenza alla semplicità, in modo da divenire «l’economo fedele e prudente, che il padrone metterà a capo dei suoi domestici, per dar loro, nel tempo stabilito, la rispettiva porzione di cibo» (Lc 12,42).

 




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