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Giacomo Alberione, SSP
Sacerdote, ecco la tua meditazione

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2. Gesù continua: Cisterne aride

       [429]  2. Gesù continua: Cisterne aride sono per te gli onori e la stima degli uomini; non desiderare queste cose; non invidiare i fratelli che le hanno; la perdita di queste cose non ti addolori, né ti abbatta. Ancorché l’onore sia migliore di molte ricchezze, tuttavia il cercarlo è vanità ed afflizione di spirito. Io invece non ho cercato la mia gloria, ma la gloria di colui che mi ha mandato, del Padre. Considera la mia nascita ed i desideri del tuo cuore, e giudica, tra me e te, chi sia il più sapiente. In quelle cose che tu predichi agli altri, non è posta la tua condanna? Tu dici: «Imparate da me, perché sono dolce ed umile di cuore» (Mt 11,29), e tuttavia nel tuo operare desideri la gloria umana, gli onori, le dignità. Ti addolori poco della perdita delle anime, ma molto della perdita della stima. La mia vita ti condanna; il mio presepio è contro di te; confronta lo stato della mia umiliazione con le aspirazioni del tuo cuore. Medita e cerca di comprendere: «La grazia di Dio si è manifestata fonte di salvezza per tutti gli uomini, e ci ha insegnato a rinnegare l’empietà e le mondane cupidigie, e a vivere in questo mondo con temperanza, con giustizia e pietà, aspettando la beata speranza» (Tt 2,11-13).

 




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