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Giacomo Alberione, SSP Sacerdote, ecco la tua meditazione IntraText CT - Lettura del testo |
3. La grazia viene pure comunicata attraverso la cooperazione umana.
[469] 3. La grazia viene pure comunicata attraverso la cooperazione umana, per via del merito e della supplica.
Che la grazia si acquisti per il così detto merito de condigno, è di fede, secondo le parole del Tridentino: «Il giusto, con le opere buone, che da lui, per grazia divina e per il merito di Gesù Cristo, vengono fatte, veramente merita l’aumento della grazia, la vita eterna, ed il raggiungimento della stessa vita eterna, ed anche l’aumento della gloria» (cf Canones de iustificatione, can. 32. - Denzinger n. 842). È certo poi che l’uomo mediante l’atto di contrizione perfetta, de congruo infallibili, può meritare la prima grazia santificante, come pure è certo che può meritare molte grazie, de congruo fallibili.
[470] Con la supplica si può ottenere tutto quello che è necessario per la salvezza eterna. Inoltre si può ottenere anche ciò che è necessario per la vita temporale, purché non sia di ostacolo alla salvezza eterna, secondo quel detto: «Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto» (Lc 11,9). Questa via di impetrazione è molto larga. L’uomo può ottenere grazia non soltanto per se stesso, ma anche per gli altri uomini viventi e defunti, secondo il detto: «Pregate l’uno per l’altro, per essere salvati» (Gc 5,16). In modo speciale la via di impetrazione appare nella dottrina sull’intercessione dei santi e specialmente della beata Maria Vergine e di S. Giuseppe. Coloro che si raccomandano agli angeli ed ai santi ricevono quotidianamente innumerevoli grazie spirituali e temporali. Iddio, che ama le anime, è generosissimo verso tutti coloro che lo invocano.
Preghiamo: «Dio, la cui misericordia è senza limiti, e la cui bontà è un tesoro infinito, rendiamo grazie alla tua piissima maestà per i doni ricevuti, scongiurando sempre la tua clemenza, che tu, il quale esaudisci le domande di quanti ti pregano, non li abbandoni, ma li disponga ai premi futuri. Per il Signore» (Messale Romano: Messa di ringraziamento, Orazione).