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Giacomo Alberione, SSP
Sacerdote, ecco la tua meditazione

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3. c) Dare l’occasione di ricevere i sacramenti.

       [489]  3. c) Dare l’occasione di ricevere i sacramenti. La prima e principale occasione è il tempo pasquale. In questo tempo si manifesta l’ingegno di molti pastori, i quali preparano i fedeli con alcuni giorni di predicazione fatta da un predicatore forestiero, e chiamano pure, per comodità del popolo, alcuni confessori straordinari. Lungo l’anno ecclesiastico sono disseminate molte occasioni propizie alla frequenza dei sacramenti; alcune di queste occasioni sono date dalla sacra liturgia, altre appositamente combinate. Un’opportuna occasione di accostarsi ai sacramenti è data dalle principali feste, quali sono il Natale, la Circoncisione, l’Epifania, la Pasqua, l’Ascensione, la Pentecoste, Tutti i Santi; e dalle feste della B. V. Maria, di S. Giuseppe, dei Santi protettori della parrocchia, della congregazione o della confraternita. Si aggiungano le comunioni mensili, quelle dei primi venerdì del mese ad onore del Cuore di Gesù, quelle dei primi sabati ad onore del Cuore Immacolato di Maria, la comunione mensile per le varie categorie di persone, o per i vari rami dell’Azione Cattolica; la comunione stabilita per certe circostanze, per gli ascritti ad associazioni o congregazioni, per l’anniversario del battesimo, della cresima, del matrimonio, o della morte di qualche parente o conoscente. Il pastore di anime deve pure raccomandare di fare la comunione nelle varie necessità della vita, sia per vincere le tentazioni, sia per ottenere una guarigione, sia per ottenere altri spirituali o temporali benefici.

       In tutte queste circostanze si abbia riguardo non tanto al numero di quelli che si accostano ai sacramenti, ma specialmente al modo con cui i sacramenti vengono ricevuti. I1 pastore d’anime perciò non solo insegnerà, a suo tempo, nelle ordinarie istruzioni, il retto modo di ricevere i sacramenti, ma anche, in occasione specialmente di comunioni generali, insisterà, inculcando ai fedeli una devota e fervorosa suscezione dei sacramenti. Ha sempre valore quel detto: in tutte le cose bada al fine! Essendo il fine dei sacramenti la santificazione dei fedeli, la loro amministrazione dovrà sempre essere fatta in quella maniera che si è dimostrata più adatta a santificare le anime.


 




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