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Giacomo Alberione, SSP
Sacerdote, ecco la tua meditazione

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38.

 LA CONFERMAZIONE

 

(PB 3, 1939, 540-543)

 

 

 

 

I. MEDITAZIONE

 

1. Il secondo dei sacramenti è la confermazione.

       [506]  1. Il secondo dei sacramenti è la confermazione. Si chiama anche perfezione e consumazione relativamente al battesimo; o sigillo e segnacolo perché imprime il carattere. Conferisce la grazia di illustrazione e forza all’anima per il combattimento della presente vita. Negli Atti degli Apostoli si legge: «Or gli Apostoli che erano in Gerusalemme, avendo sentito che la Samaria aveva ricevuto la parola di Dio, vi mandarono Pietro e Giovanni; i quali, arrivati, pregarono per loro, affinché ricevessero lo Spirito Santo. Perché non era ancor disceso in alcuno di essi, ma eran soltanto battezzati nel nome del Signore Gesù. Allora imposero loro le mani, ed essi ricevettero lo Spirito Santo» (At 8,14-17). L’imposizione delle mani degli Apostoli sta a significare che la virtù divina passa nell’anima. Dice infatti S. Cipriano: «È necessario ungere colui che fu battezzato, affinché ricevuto il crisma, ossia l’unzione, possa essere l’unto di Dio ed avere in sé la grazia di Cristo» (Epistulae, 70, 2). E come vien detto da Tertulliano: «(Dopo il battesimo) si impongono le mani per la benedizione, invocando ed invitando lo Spirito Santo» (De baptismo, 8).


 




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