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Giacomo Alberione, SSP
Sacerdote, ecco la tua meditazione

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2. I pastori di anime sono tenuti le confessioni dei fedeli.

       [553]  2. I pastori di anime sono tenuti per giustizia ad udire personalmente, o per mezzo di altri, le confessioni dei fedeli. loro affidati, ogni volta che questi ragionevolmente chiedono. Questo è obbligo grave, che accolsero accettando la cura delle anime, quasi per un contratto stipulato coi loro sudditi, dai quali ricevono l’onore ed il sostentamento. Questa legge riguarda pure i superiori religiosi verso i loro sudditi. S. Carlo Borromeo disse: «Pecca quel parroco che si mostra restio e difficile ad udire le confessioni specialmente se è richiesto da ammalati, presso i quali subito, in qualsiasi momento, deve accorrere». I Sacerdoti che non sono curati di anime devono qualche volta udire le confessioni per dovere di carità. La carità ci obbliga a soccorrere il prossimo che si trova in necessità spirituale. Il santo Sacerdote ordina la sua vita non secondo lo stretto diritto, ma piuttosto secondo il bene delle anime e la gloria di Dio.

 




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