Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Giacomo Alberione, SSP Sacerdote, ecco la tua meditazione IntraText CT - Lettura del testo |
2. Il pastore confessore.
[561] 2. Il pastore confessore, con prudenza e carità, dal foro interno aiuta i penitenti a vivere secondo le norme evangeliche, e dal foro esterno dispone ogni cosa perché nel foro interno le anime possano ricevere maggiore frutto: a) Con i fanciulli, perché li istruisce, li invita in giorni stabiliti a confessarsi, li ascolta con bontà affinché per paura non tralascino qualche peccato, li premunisce con avvisi ed aiuti affinché non ricadano nuovamente, li aiuta ad emettere un vero atto di dolore. b) Usa una cura particolare con gli adolescenti di ambo i sessi. Il confessore deve con questi essere assai vigilante, perché siano preservati dalla corruzione del secolo e dagli allettamenti della carne. Il rimedio dei rimedi è la frequenza dei sacramenti. Se essi devono eleggere il loro stato di vita, li diriga con prudenza e pietà, affinché non abbiano facilmente a sbagliare, o perché dopo l’elezione, spaventati dalle difficoltà, non tornino indietro. c) Con i fidanzati ed i coniugi, perché il sacramento del matrimonio è grande, e dalla santificazione del talamo provengono alle famiglie ed alla società grandissimi beni. d) Con gli infermi ed i moribondi, infatti «non vi è opera di carità più accetta a Dio, e più conducente alla salvezza delle anime che quella di disporre a santamente morire coloro che si trovano in fin di vita. Nel tempo della morte, dal quale dipende la vita eterna di ognuno, le forze infernali sono più violente, e quelle degli infermi invece più deboli» (S. Alfonso, Praxis
Conf., n. 227). Il confessore si presenti all’infermo preparato, lo aiuti con pazienza, lo visiti spesso, lo assista fino alla morte, per quanto ciò è possibile.