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Giacomo Alberione, SSP Sacerdote, ecco la tua meditazione IntraText CT - Lettura del testo |
43.
I. MEDITAZIONE
1. Si ammala qualcheduno tra di voi?
[563] 1. «Si ammala qualcheduno tra di voi? Faccia chiamare i preti della Chiesa, ed essi preghino sopra di lui ungendolo coll’olio nel nome del Signore. E la preghiera della fede salverà il malato, e il Signore gli darà sollievo, e, se egli avesse dei peccati, gli saranno perdonati” (Gc 5,14 s.). Per gli uomini che si trovano in stato anormale, il benignissimo Redentore ha provveduto con il sacramento dell’estrema unzione. Mediante questo sacramento, l’uomo viene prossimamente disposto ad entrare nella celeste patria. È chiamato sacramento della nuova legge, e per esso, mediante l’unzione con l’olio benedetto, e la preghiera del Sacerdote, al cristiano gravemente ammalato viene data la sanità dell’anima, ed anche del corpo, se è a bene della salute dell’anima. Questo sacramento fu promulgato da S. Giacomo apostolo.
S. Tommaso dice: «È chiaro perciò che questo sacramento è l’ultimo, ed in certo modo consumativo di tutta la cura spirituale, con il quale l’uomo viene quasi preparato a mandare ad effetto la gloria; si chiama perciò unzione estrema» (Summa contra Gent., 1. 4, c. 73). È considerato anche come consumativo della penitenza, cancella infatti le reliquie del peccato, e pone termine alla vita cristiana, che deve essere una continua penitenza. «L’estrema unzione, dice S. Tommaso, è paragonata alla penitenza, come la confermazione al
battesimo; così è chiaro che la penitenza è di maggiore necessità, mentre l’estrema unzione è di maggior perfezione” (Summa, p. 3, q. 65, a. 3).