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Giacomo Alberione, SSP Sacerdote, ecco la tua meditazione IntraText CT - Lettura del testo |
3. Il Sacerdote conclude con le seguenti preghiere.
[571] 3. Il Sacerdote conclude con le seguenti preghiere: «Preghiamo: Signore, Iddio, che per mezzo del tuo apostolo Giacomo hai detto: Si ammala qualcuno tra di voi? Faccia chiamare i preti della Chiesa che preghino sopra di lui ungendolo con olio nel nome del Signore. E la preghiera della fede salverà il malato e il Signore gli darà sollievo e se avesse dei peccati gli verranno perdonati; cura, te ne preghiamo, o nostro Redentore, i malanni di questo infermo con la grazia dello Spirito Santo, sana le sue ferite, perdonagli i peccati, allontana da lui ogni dolore di anima e di corpo e donagli per tua misericordia una perfetta sanità interna ed esterna, affinché ristabilito nella salute primitiva riprenda i suoi doveri. Tu che vivi e regni Dio col Padre e con lo stesso Spirito Santo nei secoli dei secoli. Così sia.
«Preghiamo: Guarda, te ne preghiamo, o Signore, il tuo servo... che si trova nelle infermità del corpo e dà vita all’anima che hai creato affinché emendato dai castighi si senta guarito per la tua medicina. Per Cristo nostro Signore. Così sia.
«Preghiamo: Signore santo, Padre onnipotente, Dio eterno, che, custodisci con la tua molteplice misericordia la tua creatura, infondendo nei corpi ammalati la
grazia della tua benedizione, ascoltaci benigno, mentre invochiamo il tuo nome, e questo tuo servo liberato dall’infermità e ricuperata la salute sostienilo con la tua destra, confortalo con la tua virtù, proteggilo con la tua potenza e restituiscilo alla tua santa Chiesa con ogni desiderata prosperità. Per Cristo nostro Signore. Così sia» (Rit. Rom., tit. 5, cap. 2, n. 12).
Mi considererò come prossimo a morire, ed emetterò atti di fede, di speranza, di carità e di dolore, come preparazione prossima al giudizio.